Bollo auto: ecco quando pagarlo per evitare d’incorrere in sanzioni - QdS

Bollo auto: ecco quando pagarlo per evitare d’incorrere in sanzioni

Giuseppe Grassia

Bollo auto: ecco quando pagarlo per evitare d’incorrere in sanzioni

sabato 20 Novembre 2010

Dovuta dal proprietario del veicolo in virtù del mero possesso

CATANIA – La tassa automobilistica (tradizionalmente conosciuta con il nome di “bollo auto”), è esempio di quel “federalismo fiscale” di cui oggi tanto sentiamo parlare; prevede, a livello tariffario e di gestione del tributo, alcune differenze regionali.
La Sicilia appartiene al primo di sei gruppi di regioni che si sono formati a seguito di varie riforme: le regioni di questo primo gruppo applicano la tariffa base del 2007; non gestisce direttamente il tributo poiché regione a statuto speciale (proprio così, le regioni dotate di autonomia non hanno autonomia): la gestione è, quindi, riservata all’Agenzia delle entrate competente per territorio (come ben sanno tutti coloro che hanno trascorso lunghe giornate presso l’Ufficio in attesa di poter affermare le loro ragioni).
È una tassa dovuta dal proprietario del veicolo (eccezion fatta nel leasing dove paga l’utilizzatore) in virtù del mero possesso: anche se, per i soli ciclomotori e minicar, il presupposto risiede nella circolazione su aree e strade pubbliche.  
Il possesso si presume in base alle risultanze del P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico): per cui è obbligato colui che risulta esser proprietario l’ultimo giorno stabilito per il pagamento. Il calcolo va effettuato, principalmente, in base alla potenza del motore espressa in kW.
Le scadenze, entro le quali eseguire il pagamento, sono scaglionate nel corso dell’anno in base al tipo di veicolo e alla data d’immatricolazione. Il rinnovo annuale va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente.
Quando paghiamo il primo “bollo” stiamo attenti ad incardinare la giusta scadenza poiché questo ci eviterà il fastidio di dover dare spiegazioni.
Al rinnovo, uso collegarmi, via internet, al sito dell’Agenzia delle entrate, da poco in nuova veste grafica, “clicco” su “Cosa devi fare”, “Calcolare”, “Bollo auto” e, inserendo il numero di targa, mi stampo quanto calcolato, per poi andare a pagare in un centro autorizzato.
Se dimentico di pagare o non ricordo se ho già pagato, nello stesso sito e possibile riscontrare un pagamento precedente e, anche, avere il calcolo completo di ravvedimento.
Infatti, sino alla scadenza del bollo per l’anno in corso è possibile pagare con l’aggiunta contestuale di una sanzione del 2,50% (se entro 30 giorni) o del 3% (dal 31esimo giorno ma non oltre l’anno) a cui si dovranno aggiungere gli interessi legali calcolati in base ai giorni di ritardo. 
 
Dott. Giuseppe Grassia
collegio dei professionisti di Veroconsumo

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