In arrivo 46 mln di euro per favorire la mobilità delle eccellenze siciliane - QdS

In arrivo 46 mln di euro per favorire la mobilità delle eccellenze siciliane

Chiara Giarrusso

In arrivo 46 mln di euro per favorire la mobilità delle eccellenze siciliane

martedì 23 Novembre 2010

Presentato dall’assessore regionale all’Istruzione il progetto “La mobilità dei talenti” finanziato con fondi Ue. Sei le misure di intervento previste: 15 mln per i laureati che vogliono frequentare master esteri

PALERMO – Favorire la mobilità delle eccellenze siciliane e il rientro dei cervelli in fuga, migliorare l’inserimento nel mercato del lavoro dei ricercatori,  sostenere la partecipazione di giovani laureati a corsi di alta formazione post lauream, master e progetti di ricerca di innovazione tecnologica e rafforzare le opportunità di attrazione del sistema universitario.
È l’obiettivo del progetto “la mobilità dei Talenti” finaziaro dalla Regione per un totale 46 milioni 979 mila euro del Fondo sociale europeo (FSE) in contributi per imprese e centri di ricerca e borse di studio per laureati e ricercatori. 
L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Palermo dall’assessore regionale all’istruzione e formazione professionale  Mario Centorrino e dal presidente del coordinamento delle università siciliane e rettore dell’ateneo palermitano Roberto Lagalla. 
Sono sei le misure di intervento previste: 15 mln di euro è la cifra stanziata per le borse di studio da destinare ai laureati che intendono frequentare master presso universita’ di prestigio internazionale fuori dalla Sicilia, arrivano a un massimo di mille e cinquecento euro per 24 mesi e coprono il costo dei corsi e il viaggio;  per i progetti di ricerca sono previsti 5 mln 918 mila euro;  per le imprese, i centri di ricerca,  le scuole di dottorato e le universita’, che assumono lavoratori italiani residenti all’estero da cinque anni sono destinate somme per un totale di 4 mln di euro; l’importo stanziato per stage presso imprese e centri di ricerca non universitari è pari a 12 mln 535 mila euro (le borse di studio vanno da mille a mille e cinquecento euro fino a 12 mesi)  per i tirocini, invece, presso aziende e centri di ricerca di 2 mln 575; infine 6 mln 768  mila euro sono destinati per borse di studio e periodi di ricerca presso strutture sanitarie siciliane (l’importo è di 2 mila euro al mese per un massimo di 12 mesi).
 
“Abbiamo voluto dare – dice l’assessore alla formazione professionale Mario Centorrino – una risposta ai talenti siciliani.  Queste risorse saranno gestite attraverso uno strumento, previsto dai regolamenti europei, che affida a un soggetto intermediario le somme stanziate”.
 

 
Robero Lagalla. Modelli di richiamo e selezioni basate sul merito
 
“Questo progetto – ha detto Lagalla – mira a mantenere all’interno del circuito di ricerca con prospettive di occupazione i laureati e i dottorandi, anche nell’ottica di una mobilita’ internazionale sempre piu’ ricca”. C’è una misura che prevede incentivi per il rientro dei cervelli in fuga.
“Il mondo della formazione e della conoscenza comporta uno scambio internazionale, il problema è attrarre nella stessa misura in cui si invia altrove, questa misura fa meditare chi lavora all’estero per rientrare e si inserisce nell’ambito di una linea di internazionalizzazione equilibrata dei flussi”. 
Cosa stanno facendo le universita’ siciliane in tal senso?
“Noi stiamo lavorando perché i modelli organizzativi possano essere modelli di richiamo e le selezioni basate sul merito. Le nostre universita’ hanno punte di eccellenza, i nostri laureati sono competitivi, ma come avviene in tutta Italia hanno difficoltà a rientrare nelle sedi di origine per insufficienza di risorse, nel momento in cui queste vengono migliorate insieme ai modelli organizzativi, credo che questo possa certamente incoraggiarne il rientro”. (cg)

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