La Regione premia i Comuni virtuosi - QdS

La Regione premia i Comuni virtuosi

La Regione premia i Comuni virtuosi

sabato 27 Novembre 2010

I parametri messi in campo: capacità di riscossione, investimenti, sforzo tariffario e fiscale, programma riscossione tributi. Dal Fondo regionale per le autonomie locali del 2009 saranno erogati 18,3 milioni di euro

PALERMO – Diciotto milioni di euro saranno divisi tra i Comuni della Sicilia come quota di premialita’ del Fondo regionale per le autonomie locali del 2009.
Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici. I 18,334 milioni di euro, che rappresentano una riserva del 2,5% delle risorse che ogni anno vengono assegnate agli enti locali, sono stati destinati proporzionalmente ai Comuni che, in maniera virtuosa, hanno messo in campo e attuato una serie di strategie dal punto di vista finanziario.
“Sono stati premiati, in particolare – spiega l’assessore Chinnici – quegli enti locali che, in base a sette parametri di riferimento, hanno dimostrato una maggiore propensione per la capacita’ di riscossione, gli investimenti, lo sforzo tariffario e fiscale, il programma di riscossione dei tributi. Una premialita’ aggiuntiva di 700mila euro è stata destinata, inoltre, a quei Comuni che hanno completato le pratiche di condono edilizio entro lo scorso 31 dicembre, mentre altri 1,8 milioni a favore degli enti locali nei quali è risultato positivo il parametro relativo ai flussi turistici”.
I Comuni che si sono rilevati piu’ virtuosi sono soprattutto in provincia di Messina, con 6 enti locali ai primi nove posti. In testa alla graduatoria c’è San Vito Lo Capo (295mila euro) in provincia di Trapani, seguita da Letojanni (232mila) e San Pier Niceto (226mila) nel messinese, Cefalu’ (202mila) in provincia di Palermo, Giardini Naxos (201mila) e Santa Marina Salina (179mila) sempre in provincia di Messina. Seguono Lampedusa e Linosa (166mila) in provincia di Agrigento, Mazzarrà Sant’Andrea (156mila) e Terme Vigliatore (155mila) nel messinese e Campofelice di Roccella (149mila) in provincia di Palermo. Mussomeli, in provincia di Caltanisetta e Ferla, nel siracusano, sono, invece, in coda alla classifica con zero euro.
Per quanto riguarda i 9 capoluoghi di provincia, il primo posto spetta a Siracusa (123mila), seguita da Trapani (95mila), Messina (63mila), Palermo (61mila) e Ragusa (55mila). Chiudono Catania (24mila), Caltanissetta (23mila), Enna (20mila) e Agrigento (9mila).
A guidare la graduatoria delle province è Messina che, con 108 Comuni “premiati”, ottiene 5,729 milioni di euro. Seguono Palermo (4,671 mln), Catania (2,313 mln), Trapani (1,664mln) e Agrigento (1,274 mln). Chiudono la classifica Siracusa (971mila), Enna (739mila), Caltanissetta (535mila) e Ragusa (433mila).
 

 
Legge di stabilità: l’assessore alle Autonomie locali incontra i sindaci dei 390 Comuni siciliani
 
PALERMO – L’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, incontrera’ a partire, dalla prossima settimana, i sindaci dei 390 Comuni siciliani. Il calendario completo delle riunioni, che avverranno su base provinciale, nelle sedi dei municipi di ognuno dei 9 capoluoghi di provincia, è in fase di definizione. Si iniziera’ con Enna e con i sindaci della provincia il 29 novembre alle ore 16, per proseguire il giorno successivo, martedi’ 30 novembre, alle ore 10.30 con Caltanissetta e i primi cittadini della provincia nissena. Nei giorni successivi seguiranno gli altri appuntamenti.
Obiettivo degli incontri è l’avvio di un percorso di collaborazione sinergica tra amministrazione centrale e autonomie locali, anche alla luce dell’approssimarsi, all’Assemblea regionale siciliana, dell’approvazione della legge di stabilita’, ma anche per ascoltare, dai diretti protagonisti che conoscono il proprio territorio, suggerimenti per l’individuazione di azioni, misure e strumenti che, anche con il supporto della Regione, possano consentire agli enti locali l’avvio a percorsi virtuosi tendenti concretamente a un riequilibrio economico-finanziario stabile.

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