Scuola dell’obbligo, la Sicilia resta indietro - QdS

Scuola dell’obbligo, la Sicilia resta indietro

Liliana Rosano

Scuola dell’obbligo, la Sicilia resta indietro

giovedì 16 Dicembre 2010

Secondo l’ultimo rapporto Ocse Pisa 2010 sulle competenze acquisite dagli studenti gli isolani risultano ultimi in Europa. I punteggi ottenuti nella lettura, matematica e scienze sono al di sotto della media nazionale

Palermo – Spetta alla Cina-Shangai il primato di paese che registra la media piu’ alta nelle competenze acquisite dagli studenti che sono alla fine dell’istruzione obbligatoria. Il grande paese asiatico, sforna ogni anno studenti cervelli che hanno un facile ingresso nelle prestigiose università di tutto il mondo, grazie ad una preparazione competitiva e di alta qualità.
Un quadro diverso riguarda invece gli studenti siciliani con punteggi al di sotto della media italiana, già significativamente inferiore a quella europea. E’ la fotografia scattata dal rapporto 2010 Ocse-Pisa, l’indagine comparativa internazionale che si svolge ogni tre anni con l’obiettivo di valutare in che misura gli studenti che si approssimano alla fine dell’istruzione obbligatoria (i quindicenni) abbiano acquisito alcune competenze ritenute essenziali per una consapevole partecipazione nellasocietà.
 
Le competenze valutate sono riferite a tre ambiti di literacy: lettura, matematica e scienze.  L’Italia ha conseguito un punteggio medio di 486, leggermente al di sotto del la media OCSE, che pure si è abbassata passando da 500 del 2000 a 493 del 2009. Considerando le macroaree geografiche, gli studenti del Nord Ovest e del Nord Est si collocano significativamente al di sopra sia della media italiana sia della media OCSE con un punteggio medio, rispettivamente, di 511 e 504; il Centro, con 488 punti, è in linea con la media italiana ma al di sotto della media OCSE. Infine, gli studenti del Sud (468 punti) e del SudIsole (456 punti) si pongono al di sotto della media italiana e della media OCSE. I punteggi medi di tutte le regioni meridionali, con l’eccezione dell’Abruzzo e soprattutto della Puglia, sono al di sotto della media nazionale, con due gruppi chiaramente distinti: da un lato Basilicata, Sardegna e Molise ottengono risultati non troppo lontani dalla media nazionale; per contro ritardi significativi si riscontrano per Campania, Calabria e Sicilia, che conseguono un punteggio medio al di sotto della media italiana.
 
Nell’Isola, gli studenti hanno totalizzato un punteggio medio nella lettura pari a 453 (media italiana 486) e unamedia matematica  pari a 453 (483 media italiana), campo in cui l’eccellenza spetta a  Lombardia (516) e Friuli (510). Complessivamente, nel settore scienze, la Sicilia non si piazza bene con una media di 451 significativamente al di sotto di quella nazionale. A livello regionale, spicca ancora una volta il centro Nord con la Lombardia in testa (522 punti), seguita da Valle d’Aosta (514), Friuli Venezia Giulia (513), Provincia Autonoma di Trento (508) e Veneto (505); queste regioni si collocano significativamente al di sopra della media italiana e della media OCSE. Risultati che fanno rflettere sullo stato della scuola siciliana e sulle lacune didattiche o strutturali che ancora sono evidenti al punto da segnare un gap incolmabile tra Nord e Sud.

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