Istruzione-formazione: si parte prendono il via le prime annualità - QdS

Istruzione-formazione: si parte prendono il via le prime annualità

Michele Giuliano

Istruzione-formazione: si parte prendono il via le prime annualità

martedì 21 Dicembre 2010

 Firmato il decreto da parte dell’assessore Centorrino e completate le procedure dal dg Campo. 182 corsi per 4.500 studenti che hanno scelto di completare così l’obbligo scolastico

PALERMO – Finalmente prende avvio anche il I anno dell’Oif, il percorso di obbligo di istruzione e formazione gestito dall’assessorato regionale alla Formazione professionale. Sono infatti arrivate a ruota la firma del decreto da parte dell’assessore al ramo Mario Centorrino e il completamento delle procedure da parte del dirigente del Dipartimento Gesualdo Campo. Numeri imponenti accompagnano questo Oif: 182 corsi che conterranno all’incirca 4.500 ragazzi che hanno scelto la strada della formazione professionale anziché il proseguimento degli studi al termine del conseguimento del diploma di licenza media inferiore.
L’obbligo di istruzione e formazione è un percorso fatto da un triennio di corsi per l’acquisizione di qualifiche specifiche nei settori dell’industria, dell’artigianato e del terziario. L’obiettivo della Regione è quello di immettere sul mercato del lavoro mano d’opera professionale e preparata, in grado quindi di inserirsi subito e non finire nel limbo dei disoccupati. In base ai corsi approvati dall’assessorato, figurano diversi profili professionali. Quelli più gettonati sono i corsi per “operatori del benessere”, seguiti poi da “operatori della ristorazione”, “operatori amministrativo segretariale”, “tecnici grafici” e “operatori di servizi di accoglienza”. Si spazia poi in altri ambiti: altri corsi riguardano infatti “operatore elettrico”, “operatori meccanici”, “operatori termoidraulici”, “operatori elettronici”, “operatori dell’abbigliamento” e infine “operatori per la riparazione di veicoli a motore”.
Adesso, con l’avvio di questi corsi, si spera che si spengano le ennesime polemiche che hanno investito il settore. I sindacati infatti hanno già espresso più di una perplessità rispetto al modo di gestire l’apparato da parte del governo siciliano. Proprio da qualche settimana l’assessore alla Formazione, Mario Centorrino, ha nominato in qualità di nuovo dirigente del Dipartimento Gesualdo Campo, il quale ha preso il posto di un altro dirigente che qualche tempo fa fu sempre nominato a interim, e cioè Felice Bonanno. Una scelta, quella di nominare dirigenti ad interim, che alle organizzazioni sindacali non piace. Essere dirigenti ad interim infatti presuppone che ci si debba dividere con la gestione di altri dipartimenti. Non essere quindi dedicato esclusivamente ad un preciso e tra l’altro delicato settore in questo momento, qual è quello della formazione professionale, potrebbe portare a seri rallentamenti dell’attività stando a quanto denunciano le organizzazioni di categoria.
In secondo luogo si è parlato degli enormi ritardi con cui ogni anno partono questi corsi. Si è sempre detto che sarebbe necessario far partire l’Oif in contemporanea con l’inizio delle scuole. L’assessore Centorrino ha dovuto però scontare i ritardi di un intero sistema elefantiaco e per di più essendo alle prese con difficoltà di budget. Problemi che ovviamente un assessore, insediato da appena qualche mese, non poteva risolvere con una bacchetta magica. L’anno prossimo i sindacati si aspettano un avvio dei corsi più celere.
 

 
L’approfondimento. Oif come contrasto alla dispersione scolastica
 
L’Assessorato regionale alla Formazione professionale ha firmato due anni fa con l’Ufficio scolastico regionale un “accordo” per la realizzazione del Protocollo d’intesa fra la Regione Siciliana ed i ministeri della Pubblica Istruzione e del Lavoro riguardante l’avvio di una offerta formativa sperimentale di istruzione e formazione professionale, cioè proprio l’Oif. Un principio basato essenzialmente sulla legge del 28 marzo 2003, la numero 53. Il protocollo sottoscritto ha inteso adeguare la situazione alla nuova normativa. La Sicilia risente enormemente del problema della dispersione scolastica. In base all’ultima rilevazione statistica, resa nota dal ministero della Pubblica istruzione, nell’Isola è cresciuto negli ultimi anni il trend sull’abbandono scolastico nella scuola secondaria. La Sicilia è seconda dietro la Campania, nel quadro nazionale, proprio per quel che concerne il numero più alto di studenti che abbandonano i banchi di scuola. I ragazzi che hanno lasciato gli studi alle scuole superiori fanno registrare una media totale del 2,2 per cento, con punte del 3,8 al primo anno, 2 al secondo, 1,8 al terzo e al quarto anno, e dello 0,8 al quinto.

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