Accertamenti on line e accordi coi Comuni - QdS

Accertamenti on line e accordi coi Comuni

Francesco Sanfilippo

Accertamenti on line e accordi coi Comuni

venerdì 24 Dicembre 2010

Forum con Castrenze Giamportone, direttore regionale Agenzia delle Entrate Sicilia

Quali sono stati i risultati ottenuti dall’Agenzia in Sicilia nel 2009?
“L’Agenzia delle Entrate in Sicilia ha eseguito 99 mila controlli formali, ha condotto 39 mila accertamenti sui 32 mila programmati, ha realizzato 69 interventi finalizzati al contrasto di frodi tributarie e contributive, ha promosso 10 verifiche controlli mirati nei confronti di grandi contribuenti e ha compiuto 56 mila e 861 accertamenti parziali automatizzati e atti di contestazione. L’obiettivo programmato era di 159 milioni di euro, l’attività svolta ha conseguito 181 milioni di euro, per un totale delle riscossioni di quasi 300 milioni”.
Le nuove procedure prevedono che la cartella diventa esecutiva in breve tempo dopo la sua notifica?
“Dal 2011 cambieranno i meccanismi dell’accertamento, poiché la procedura precedente consisteva in una visita di accertamento che poteva portare a un’iscrizione provvisoria delle imposte di circa il 50% senza sanzioni. Se il contribuente faceva ricorso, la notifica diveniva esecutiva dopo sessanta giorni, se non faceva ricorso, si esigeva l’intera somma al termine dei due mesi. Oggi si notifica l’avviso di accertamento, ma, passati i sessanta giorni, l’ufficiale di riscossione esige l’intera somma senza ulteriore notifica. Prima il ricorso sospendeva la notifica, ora non la blocca più. L’iscrizione provvisoria delle imposte esiste sempre, però viene meno la notifica di avvertimento al termine dei sessanta giorni. Il contribuente deve ottenere la sospensione del provvedimento da parte della commissione tributaria per bloccare la procedura esecutiva. La commissione non è obbligata per legge a riunirsi rapidamente, perciò il contribuente deve sperare che il giudizio di sospensione del procedimento arrivi in tempo. Ci sono zone, dove la commissione è celere nel riunirsi, in altre le commissioni sono più lente. I tempi sono, in effetti, molto stretti, però se esiste un accertamento, è perché spesso si basa su prove ben precise”.
È ancora la Serit che si occupa delle riscossioni?
“Sì, ora dovrebbe unificarsi con la Riscossioni Spa che è composta da Agenzia delle Entrate e Regione Sicilia. Non c’è l’Equitalia che è nazionale e che ha dei soci che in Sicilia non sono previsti come l’Inps. Quest’ unificazione è prevista nel luglio 2011”.
Possedete degli strumenti efficaci per il contrasto all’evasione?
“Premesso che l’evasione fiscale in Sicilia non è superiore ad altre regioni d’Italia, l’Agenzia lavora su diversi settori, tra cui quello informatico. Su questo settore si è investito moltissimo, a tal punto che le procure si rivolgono all’Agenzia per il reperimento di alcune informazioni. Per controllare fenomeni di fiscalità di massa, occorre necessariamente investire nel settore informatico. Inoltre, si sta lavorando molto con i Comuni affinché firmino delle convenzioni per contrastare l’evasione. Infatti, il federalismo fiscale prevede una sinergia tra tutti gli enti che governano lo Stato ed è prevista una regia dell’Agenzia delle Entrate, che diventerebbe il coordinatore di tutta l’attività fiscale del territorio. Del resto, si tende a creare una sinergia tra gli enti per scambiare le informazioni delle banche dati per risolvere i problemi della fiscalità. Inoltre, è prevista una partecipazione dei Comuni nell’attività di accertamento, che concerne i tributi erariali. I Comuni possono fornire delle informazioni e, dopo gli accertamenti, prendono il 50% oltre l’addizionale. La legge 122 del 2010 ha ampliato questa partecipazione, finalizzandolo al cosidddetto ‘accertamento sintetico’, cioè all’accertamento basato sul tenore di vita condotto dal contribuente”.
Come possono i Comuni contribuire all’accertamento sintetico?
“I Comuni si occupano di gestire molte attività come il mercato locale, ma le informazioni che raccolgono e che non sono utili al funzionamento del comune, possono servire all’accertamento fiscale. I funzionari dei comuni hanno partecipato attivamente ai corsi di formazione, i sindaci meno, nonostante siano gratuiti. Il Comune, però, si deve attrezzare con appositi uffici secondo quanto previsto dalle norme”.
 

 
Dal 2011 attiva la nuova società Riscossioni partecipata da Regione e Agenzia delle Entrate

Pubblicare i dati, secondo legge, non è una delazione, perché è scorretto che un cittadino non paghi le tasse e perche è un dovere civico di grande rilevanza. Se tutti pagano, si corrispondono da parte di tutti meno tasse.
“In teoria sì, ma occorre sempre prudenza, poiché si tratta di dati sensibili salvaguardati dal nostro ordinamento giuridico”.
Quando nascerà la Riscossione Spa? Chi vi parteciperà e in quale misura?
“Questa società nascerà l’anno prossimo e sarà formata per il 20% dall’Agenzia delle Entrate, per il 40% rispettivamente dalla Serit e dalla Regione Sicilia. Con l’accorpamento previsto tra Regione e Agenzia delle Entrate Sicilia, la quota della Serit resterà 40%, ma il 60% sarà della Regione e dell’Agenzia delle Entrate accorpate secondo una proporzione prestabilita dei partecipanti”.
Che rapporti avete con i commercialisti?
“I rapporti sono ottimi, tanto che, di recente, si è stipulata una convenzione con i presidenti dell’Ordine dei Commercialisti della Sicilia e con quello dei Consulenti del Lavoro, denominato Civis, che prevede che il commercialista comunichi tutte le irregolarità formali delle dichiarazioni dei redditi all’Agenzia, richiedendo una risposta che sarà data direttamente dal professionista al contribuente. Così si evitano le code all’Agenzia perché, col Civis, risponde il primo ufficio libero della Regione, indipendentemente dal luogo in cui risiede il commercialista. Poi c’è il Cup che è il servizio di prenotazione, così si sta cercando di diminuire le code agli sportelli”.

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