Restano ancora i sogni di noi giovani siciliani, che speriamo di poter impostare il nostro futuro e il nostro lavoro, nella terra, che ci ha visti nascere.
Vogliamo una terra libera dalla mafia, dall’indifferenza e da quella mentalità chiusa e bigotta, che caratterizza ancora molti e che non ci fa progredire.
I giovani siciliani vivono in una terra tra le più ricche di risorse naturali e artistiche, che sono poco valorizzate, se non addirittura mal curate, che potrebbero invece essere la nostra fonte primaria di impegno, lavoro e benessere. Cosa ci potrebbe essere di più bello delle spiagge siciliane pulite e gestite dai giovani?
Le aspirazioni
Sognare una Sicilia ricca di opportunità è abbastanza per credere in un futuro migliore? È proprio il domani a spaventare i giovani siciliani, che presto dovranno entrare a far parte del mondo del lavoro “impastato” con malavita e corruzione. Sono sempre più numerosi i ragazzi, che cercano di investire la propria intelligenza all’ estero per realizzarsi professionalmente. Quante volte abbiamo sentito parlare di meriti attribuiti ad altri paesi per mezzo dei nostri “cervelli”? E quante volte abbiamo pensato “potevano essere per noi”. Nessuno sembra esser disposto a voler abbandonare questa terra, ma poi è costretto a farlo. Si pensa di andare altrove, come se lasciarsi alle spalle i problemi sia la soluzione. Si rinuncia al mare, al sole, al panino con la milza “schietto” o “maritato”, al pane e panelle, alle arancine, alle “stigghiole”, alle sfince di San Giuseppe e alla Cassata. E della brava gente,vogliamo parlare? Perché di quella ce n’è ancora molta e noi siciliani non ci siamo fatti piegare dal boato di una bomba, che ha ucciso due magistrati della nostra patria, due eroi; noi giovani, di cui tanto si parla, “quelli senza valori e poco educati”, portiamo ancora addosso il dolore e le ferite di quel tragico evento. Anche se nessuno ci crede più, la Sicilia ha continuato a partorire tantissime persone oneste, virtuose e morali, che hanno ancora voglia di ricostruire un futuro realmente migliore, libero da omertà, da pizzo, da corruzione, su di un terreno oggi deserto.
Classe 5 A
del liceo linguistico “Ninni Cassarà”, Palermo