Regione, niente tagli ma spese pazze - QdS

Regione, niente tagli ma spese pazze

Massimo Mobilia

Regione, niente tagli ma spese pazze

giovedì 06 Gennaio 2011

Sperperi. Arredi di lusso, regali e altro scelti tra i più costosi.
Circolare Tremonti. A novembre 2008 raccomandava di tagliare le spese per riscaldamento ed energia elettrica, stampe e pubblicazioni, auto blu e per tutti i beni di consumo.
Stampe e pubblicazioni. Tra marzo e settembre 2010 addirittura impegnati 14.400 € per la stampa di 3 mila opuscoli e 3 mila segnalibro e 414.804 € per stampare la Gurs.

PALERMO – A due anni di distanza dal monito lanciato dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sulla necessità per le amministrazioni pubbliche di operare dei tagli su somme superflue gravanti sulla spesa corrente, la Regione siciliana continua a sperperare denaro nei settori in cui il ministro aveva posto un freno.
Nella Circolare n. 31/2008, seguente alla legge n. 133/08, il titolare del Tesoro aveva, ad esempio, invitato gli enti pubblici a dimezzare le spese relative all’uso di materiale cartaceo (stampe e pubblicazioni), a contenere i costi per l’approvvigionamento energetico (combustibili, elettricità), a ridurre le spese telefoniche e postali (sostituzione del cartaceo con l’e-mail) e a controllare gli acquisti in beni e servizi tenendo conto dei parametri di qualità-prezzo sanciti dalla Consip. La stessa Circolare invitava anche a ridurre la spesa del personale e metteva dei paletti al sistema di nomina di collaborazioni e consulenze esterne.
Tutto puntualmente disatteso dalla Regione siciliana come dimostrato dalle inchieste del Qds. Adesso, andando a scorrere l’impiego dei fondi del bilancio regionale, pubblicato sulla Gurs n. 54 del 10 dicembre scorso (come previsto dall’art. 15 della l.r. 28/1962 e succ. mod.), è interessante constatare ancora una volta come, al di là di consulenze e personale, permangono spese davvero “singolari” con cifre allarmanti soprattutto nei settori sopraelencati.
Nel documento pubblicato, che è anche parziale perché riguarda solo la Presidenza della Regione e gli assessorati Autonomie locali e Salute con le relative spese fino a settembre 2010, scopriamo ad esempio che, nell’era di internet e della digitalizzazione, in 9 mesi sono stati sborsati oltre 110 mila euro per spese postali e fax, con buona pace della Posta elettronica certificata che è obbligatoria per legge ma non viene usata, e la cifra di 112.784 euro per “pubblicazioni nelle pagine bianche”. Restando in tema, troviamo 14.400 euro spesi dalla Presidenza per “3 mila opuscoli e 3 mila segnalibro” (e 298 euro per biglietti di ringraziamento!), circa 28 mila euro spesi in stampe grafiche alle ultime elezioni amministrative, oltre 53 mila euro per i toner delle stampanti dell’assessorato per la Salute e poi ben 414.804 euro per il servizio “Eurografica” che cura la pubblicazione della Gurs, in barba a Tremonti che chiedeva proprio di dimezzare questa voce di spesa.
E non finisce qui, perché tra le cifre “curiose” troviamo 38.813 euro per particolari “forniture di Pasqua”, 8 mila euro per installare due condizionatori nella segreteria della Presidenza (almeno il doppio rispetto ai costi medi di mercato), oltre 15 mila euro in servizi di “facchinaggio” e ancora l’esorbitante spesa di 1 milione e 500 mila euro solo per progettare una “Ippostazione” (rifugio per cavalli).
Poi ci sono tutte le spese per gli arredi degli uffici dirigenziali, tra cui 7.723 euro per un tavolo del presidente Lombardo, 17.836 euro per 20 poltrone e 6 divani della Presidenza, 23.633 euro per “attrezzare” la parte di uno studio e 28.698 euro per 7 “studi dirigenziali” dell’assessorato Autonomie locali.
La Presidenza ha impiegato anche 483 mila euro in “macchinari”, ma non è dato sapere di che tipo di macchine si tratta.
Veniamo adesso a spese più consistenti. Le tre amministrazioni regionali considerate, hanno sborsato in 9 mesi oltre 150 mila euro per la telefonia mobile e fissa, più di 266 mila euro per l’energia elettrica, 173 mila euro per i servizi di vigilanza e addirittura quasi 348 mila euro per la pulizia dei locali. Spese salate anche nel settore “auto” dove, a parte i 150 mila euro destinati al “parco mezzi” (auto blu comprese), troviamo 13.766 euro spesi per “autisti a Roma”, 15.821 euro per noleggio di auto e ben 208 mila euro per mantenere le polizze assicurative dei veicoli in missione. Parlando di auto c’è anche l’imponente mole di spesa in carburanti, oltre 302 mila euro dei quali quasi 200 mila solo dell’assessorato Autonomie locali. Non mancano anche le consuete spese legali, che sfiorano i 110 mila euro, di cui 67 mila per onorari o rimborsi di avvocati.
La Regione siciliana ha anche un costoso ufficio di rappresentanza per l’Ue a Bruxelles che pare piuttosto pesante da mantenere visto che i fondi ad esso indirizzati superano il mezzo milione di euro (553.174 euro). Dulcis in fundo, il singolo contributo che la Presidenza della Regione ha fatto al Comune di Grammichele, la città del governatore Lombardo, che ha beneficiato di 388 mila euro per la “riqualificazione del centro storico” e di 7.500 euro per la Pro loco, mentre non risultano simili aiuti per altre città siciliane.

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