Calcolatrice alla mano, spetterà adesso agli uffici del Comune tentare di far quadrare i conti alla luvce della riduzione dei fondi, ma la cosa non sembra turbare più di tanto il primo cittadino che si dice preoccupato, ma non troppo, riguardo un provvedimento che costringerà gli enti locali alla responsabilità e alla prudenza.
L’invio di migliaia di avvisi di accertamento per Ici e Tarsu, innanzi tutto, e i tagli sul personale e sulla spesa corrente avrebbero già permesso di recuperare introiti, ma non saranno sicuramente sufficienti a tamponare la riduzioni dei trasferimenti dallo Stato.
Opinione che, però, non sembra condivisa dalle opposizioni, secondo cui l’amministrazione comunale non sarebbe preparata ad affrontare la situazione e il relativo danno che Catania sarà costretta a subire.
“Se fossero confermate le notizie che riferiscono del taglio che il governo nazionale effettuerà nelle prossime settimane di ben 16,8 milioni di euro a danno del Comune di Catania – afferma il senatore del Pd, Enzo Bianco – sarebbe molto grave. Sono cifre importanti, soprattutto per un ente in difficoltà come il nostro”.
Bianco chiede al sindaco Stancanelli di far sentire le ragioni della città in Parlamento, dove siede come esponente della maggioranza di centrodestra, e di avviare una seria mobilitazione delle forze politiche catanesi per bloccare questa “pericolosa deriva”.
Preoccupazione trapela anche dalle parole di Nello Musumeci, capogruppo de La Destra – Alleanza Siciliana a Palazzo degli Elefanti, secondo cui ci sarebbe ben poco per cui essere ottimisti.
“L’amministrazione comunale non sembra essere pronta ad affrontare i tagli – sottolinea l’esponente dell’opposizione – occorrerebbe, ad esempio, regolamentare una serie di materie, dagli impianti pubblicitari alla concessione degli spazi pubblici. Ma nessun concreto passo avanti è stato fatto negli ultimi anni – conclude Musumeci – per adeguare la struttura al rigore e all’efficienza che serviranno”.