Governance Poll 2010, crolla il consenso di governatore e amministratori isolani - QdS

Governance Poll 2010, crolla il consenso di governatore e amministratori isolani

Governance Poll 2010, crolla il consenso di governatore e amministratori isolani

martedì 11 Gennaio 2011

Studio de Il Sole 24 Ore misura il favore riconosciuto dagli elettori ai rappresentanti locali. Lombardo è il presidente di Regione che ha perso la quota più alta (15,4%)

PALERMO – Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha perso il 15,4% dei consensi rispetto ai risultati ottenuti alle elezioni di due anni fa, piazzandosi a quota 50% nelle preferenze degli elettori siciliani. è quanto emerge dall’edizione 2010 del Governance Poll, uno studio realizzato da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore che misura il favore riconosciuto dagli elettori agli amministratori locali.
A livello nazionale, Lombardo è il governatore che ha perso la quota più alta di consensi. Seguono il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (55%, -5,8%), il campano Stefano Caldoro (49%, -5,3%) e il sardo Ugo Cappellacci (47%, -4,9%).
Ma la Sicilia ha il primato dei crolli del consenso anche a livello di Province. Il presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, ha perso il 19,4% dei consensi rispetto alle elezioni e il 9% rispetto all’anno scorso, e si piazza a quota 56%.
Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia di Catania, ha perso il 17,6% dalle elezioni e l’8% rispetto al 2009 e, stando alla ricerca, ha al momento il 60% delle preferenze. Mentre Giovanni Avanti, presidente della Provincia di Palermo, ha avuto un calo di popolarità del 17,3% rispetto al periodo delle elezioni e del 5% rispetto al 2009, ed è a quota 55%. Preferenze in discesa anche per i presidenti delle Province di Ragusa (60%, -5,4% rispetto alle elezioni), Siracusa (58%, -10,6%), Agrigento (57,5%, -10,4%), Caltanissetta (57%, -6,5%), Trapani (56,5%, -9,3%) e Enna (51%, -2,9%).
Passando ai sindaci dei capoluoghi siciliani, il calo piu’ evidente è quello del sindaco di Palermo, Diego Cammarata, che rispetto alla rielezione del 2007 ha perso il 13,5% dei consensi, e il 9% rispetto al 2009. Seguono il primo cittadino catanese, Raffaele Stancanelli, che ha lasciato sul terreno l’8,6% delle preferenze rispetto alle elezioni, e quello agrigentino, Marco Zambuto, che ha perso l’8,4% rispetto al momento della sua elezione. In calo anche i sindaci di Trapani (-7,7%), Siracusa (-6,6%), Messina (-6%), Caltanissetta (-5,2%) e Enna (-0,5%).
L’unico primo cittadino siciliano che ha accresciuto la propria popolarità dal suo ingresso in municipio è quello di Ragusa, Emanuele Dipasquale (+4,1%).
“Questi dati confermano la bontà della mia candidatura a sindaco e, nel contempo, la sfiducia dei palermitani verso un primo cittadino che, ritrovando il suo nome in fondo alla classifica, dovrebbe compiere il suo primo atto d’amore per questa nostra città: firmare le sue dimissioni e consentire a Palermo di risalire in tutte le classifiche”. Lo ha detto Davide Faraone, candidato a sindaco di Palermo, commentando i dati del Governance Poll 2010, realizzato da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore.
“Il crollo del sindaco di Palermo, Diego Cammarata, – ha affermato Faraone – che perde il 9% in un anno e 13 punti e mezzo rispetto alla rielezione del 2007, ponendosi ultimo in classifica e la contemporanea affermazione di Matteo Renzi al primo posto, è un dato che dimostra che le nuove generazioni, che scommettono con coraggio sull’innovazione e sulla nuova politica e “strappano” con le vecchie pratiche, sono premiate dai cittadini e hanno tutte le carte in regola – ha concluso – per essere dei buoni amministratori”.

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