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Messina – Servizi sociali: dopo l’attesa ecco i sei bandi in anteprima

Francesco Torre

Messina – Servizi sociali: dopo l’attesa ecco i sei bandi in anteprima

sabato 15 Gennaio 2011

Riflettori anche sulla situazione dell’Istituto Don Orione, che attende ancora 330 mila euro dall’Asp. L’assessore comunale ai Servizi sociali, Aliberti: “Partiranno ad aprile”

MESSINA – “Saranno sei e verranno pubblicati nel giro di un paio di settimane”. Dopo mesi e mesi di attesa, il Comune di Messina sembra finalmente pronto a esitare i famigerati bandi nel settore dei Servizi sociali. Ce lo assicura l’assessore al ramo, Pinella Aliberti, che su questo fronte da tempo combatte una battaglia personale: “Ormai abbiamo le risorse e i testi sono già stati consegnati al dirigente per l’approvazione definitiva. Gli affidamenti partiranno dal primo aprile 2011 e saranno validi fino al 31 dicembre 2012”.
Ecco, in anteprima e nel dettaglio, cosa verrà messo a gara tra qualche giorno.
Assistenza domiciliare anziani. Comprensivo del servizio alle famiglie multiproblematiche. Gestito, attualmente, in Ati: Azione sociale, Nuova presenza, Faro 85.
Telesoccorso. Rivolto a persone anziane, ai portatori di handicap e ai malati terminali. Il servizio consente all’utente di inviare al centro di ascolto, mediante linea telefonica, un segnale di allarme al verificarsi di una condizione di rischio. Gestito, attualmente, dalla Coop Comunità e servizio.
Casa Serena. L’unica Casa di riposo di proprietà comunale che ospita 102 anziani dei quali il 30% in condizione di non autosufficienza. Gestita, attualmente, dalla Coop Azione sociale.
Assistenza e trasporto per gli alunni portatori di handicap. Il servizio consiste nel trasporto dei portatori di handicap e dei non autosufficienti o insufficienti mentali nelle scuole dell’obbligo ma essenzialmente si concretizza nell’assistenza igienico-personale e/o assistenza educativa. Gestito, attualmente, dalla Coop Progetto vita.
Trasporto per i soggetti portatori di handicap presso i centri occupazionali-riabilitativi. Il servizio consiste nell’accompagnamento del soggetto portatore di handicap presso i centri riabilitativi ed occupazionali. Gestito, attualmente, dalla Coop Nuova presenza.
Aiuto domestico alle famiglie dei portatori di handicap. Il servizio consiste nell’assistenza a domicilio, 2 ore al giorno per 6 giorni a settimana al fine di aiutare il soggetto portatore di handicap grave al conseguimento degli atti elementari di vita. Gestito, attualmente, in Ati: Nuove solidarietà, Faro 85, Azione sociale.
“Per il 2011, inoltre – ha aggiunto l’assessore – il Comune garantirà il mantenimento di tutti i servizi finora offerti e in più daremo il via a microprogetti riferiti a disabilità con oggetto l’integrazione nel mondo dello sport”.
La Aliberti è anche intervenuta sulla delicata questione dell’Istituto Don Orione e del contenzioso di quest’ultimo con l’Asp
“L’Azienda sanitaria provinciale – ha detto – ha toppato e presto sarà vittima di un attacco frontale da parte del Comune. Noi siamo pronti a pagare quanto dobbiamo al Don Orione, ma lo deve fare anche l’Asp, che è firmataria della convenzione e non può tirarsi indietro mettendo in crisi il servizio. Finirà a decreto ingiuntivo e saranno comunque costretti a versare la loro quota”.
Come ricorderete, da quasi un anno ormai l’Istituto Don Orione mantiene il servizio di assistenza a 32 disabili gravi in regime di proroga, anticipando mensilmente 120 mila euro. Palazzo Zanca ha già coperto una parte del debito accumulato (500.000 €) ma l’Asp si rifiuta di pagare la propria quota (330.000 €). Il Don Orione, così, rischia addirittura la chiusura dei battenti.
 
Un’eventualità che, però, non nasce ora ma quando il Comune non ha voluto rinnovare per tempo la convenzione alla Coop Faro 85, con le conseguenze che tutti abbiamo sotto gli occhi. E il perché di quella scellerata scelta è ancora un mistero.
“Adesso non posso – ha concluso, criptica, la Aliberti – ma un giorno parlerò e rivelerò chi fu quel ‘genio’ che ci disse che la proroga non era legittima proprio nel momento in cui la convenzione si stava per firmare per tempo”.
Aspetteremo. Per intanto, si salvi il Don Orione.

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