“A Palermo è in corso un processo di riorganizzazione dei nostri servizi che è partito nel novembre 2010. Richiederà alcuni mesi per entrare a pieno regime. In questo momento, il processo di riorganizzazione rimette in discussione le strutture in termini di organico, di adempimenti da svolgere, di competenze da ridefinire e di rapporti con gli utenti, in modo da favorire i rapporti con questi ultimi”.
“In verità, occorrerà molta attenzione nelle sedi più grandi, Palermo inclusa. La situazione delle varie province è differente e le sedi più grandi hanno accumulato un maggiore carico di lavoro nel corso del tempo. Ciononostante, la possibilità, offerta al cittadino, di interloquire con l’ente in modo telematico, consente di evitare le code per un gran numero di adempimenti e di favorire un rapporto diretto tra le parti. Per esempio, con i patronati e i consulenti del lavoro, si ha un rapporto diverso grazie ai processi informatici, per cui questi professionisti possono trattare con l’ente e prendere appuntamenti mirati tramite un accesso autorizzato, evitando code non necessarie presso gli uffici Inps. Non tutto può essere trattato per via informatica, però molti processi possono essere svolti attraverso questi strumenti. Occorre, però, abituare i cittadini a utilizzare meglio i patronati che possono svolgere una funzione di filtro verso quelle richieste che sono superflue o che non si possono attivare. Senza dubbio, esistono alcune questioni che non possono essere trattate in questo modo, come, per esempio, non si possono conoscere i motivi di un addebito fatto ad un cittadino”.
“Esiste il call center attraverso cui l’operatore può rispondere direttamente ai quesiti posti dagli utenti. Questo strumento smista le domande nei vari uffici competenti, risolvendo i problemi posti. Le richieste, così, dovrebbero essere risolte tra i 7 e i 14 giorni. Tuttavia, non tutto si può chiarire così, esistono informazioni come la richiesta di conoscere l’esito della visita d’invalidità, che non possono essere fornite telefonicamente”.
“Le commissioni sono quelle delle Asp e sono presiedute da un medico Inps, per cui le pratiche sono gestite insieme, non esclusivamente dall’Inps. I tempi di attesa per le visite dipendono dal numero d’incontri che le commissioni stabiliscono. Sicuramente i casi da esaminare sono parecchi, perciò le commissioni dovrebbero riunirsi con maggiore solerzia per far fronte alle richieste. L’Istituto sta promuovendo dei controlli sulle invalidità già riconosciute nei decenni passati per scoprire eventuali abusi”.
“La sede di Palermo è delicata, giacché è presente una sede centrale, una sede complessa e 6 agenzie territoriali, situate rispettivamente a Bagheria, Misilmeri, Termini Imerese, Petralia, Corleone e Partinico. L’organico è composto da circa 400 unità, ma si assottiglia sempre più e quindi andrebbe potenziato in misura maggiore. Infine, ci sono 18 ispettori in organico”.
“Questa agenzia svolge adempimenti complessi, come le questioni riguardanti le entrate derivanti dalle aziende operanti in un territorio ben definito”.
“Occorre far fronte alle domande d’invalidità civile, che diviene un’assoluta priorità tra i nostri compiti, poi è necessario rendere migliore il rapporto con gli utenti e diminuire i contenziosi, ottenendo una diminuzione dei costi”.
“Il contenzioso ha subito modifiche importanti, per cui è stata creata una struttura specifica cui sono smistati tutti i ricorsi amministrativi che coinvolgono l’Istituto. Il suo compito è di evitare che i contenziosi amministrativi si trasformino in ricorsi giudiziari. Il contenzioso derivante dal mancato riconoscimento dell’invalidità civile fa eccezione, perché dipende da fattori indipendenti dalla volontà dell’ente, ma i contenziosi dovuti a inerzia dell’Istituto sono in via di superamento”.
“Esiste un forte aumento degli insoluti da parte dei professionisti e delle aziende, però il legislatore è stato attento a dare una maggiore flessibilità, rateizzando i crediti. L’avviso bonario è importantissimo, perché invita il debitore a regolare la sua posizione prima che la pratica passi all’ufficio delle riscossioni, cosa che comporta un aggravio delle spese non da poco. È importante che il debitore intervenga attraverso i suoi consulenti per superare questi problemi, anche richiedendo lunghe rateizzazioni”.
“Gli ispettori dell’Inps, oggi, svolgono compiti più ampi rispetto agli anni precedenti in virtù della norma 183/2010. Infatti, operano con compiti anche formali prima previsti per altri ispettori come quelli del lavoro, però i nostri compiti tradizionali non sono cambiati, come il recupero dei contributi non versati”.