L’esame del Ddl Commercio oggi in Aula mette alla prova gli equilibri politici. Si rischia di non approvare Bilancio e Finanziaria entro marzo
PALERMO – Torna questo pomeriggio in aula a Palazzo dei Normanni la legge sugli esercizi commerciali, esitata dalla Commissione Attività Produttive. Il relatore del disegno di legge n. 604-185/A sarà il presidente della Commissione stessa Salvino Caputo (Pdl).
La scorsa settimana, il documento era stato al centro di numerose polemiche per il famoso articolo 3 aggiunto in un secondo tempo dal Governo ed in seguito ritirato sulle concessioni ai grandi centri commerciali.
L’esame a Sala D’Ercole potrebbe essere il termometro di una situazione politica che in questi mesi potrebbe finalmente trovare una soluzione. Se la maggioranza attuale costituita dal Terzo Polo e dal Pd terrà, allora ci saranno i numeri per approvare le leggi che attualmente si trovano in cantiere nelle commissioni legislative. Si parla ad esempio della legge sulla semplificazione della pubblica amministrazione, in Commissione Affari istituzionali , di quella sulla gestione pubblica delle acque, che si trova in Commissione Terrritorio e Ambiente.
Da non dimenticare inoltre che i partiti dovranno occuparsi dei documenti finanziari, poiché bilancio e finanziaria andranno approvati entro la fine del mese di marzo e siamo già all’inizio di febbraio. Con una cadenza di una seduta a settimana per come è accaduto praticamente fino ad oggi, sembra difficile che si possa trovare un accordo sui documenti finanziari entro il tempo della scadenza dell’esercizio provvisorio.
A questo proposito, l’opposizione aveva chiesto subito che fossero portati in Aula Bilancio e Finanziaria per dare garanzia ai siciliani di una legge almeno entro il mese di marzo. Un’altra legge dovrà essere discussa: quella elettorale, che cambierà le regole alle prossime elezioni amministrative, per i rinnovi di molti consigli comunali in Sicilia.
Su iniziativa del parlamentare regionale del Pdl Alberto Campagna è stato presentato, in Commissione Attività Produttive all’Ars un disegno di legge per debellare il punteruolo rosso che a tutt’oggi sembra una impresa alquanto difficile. Il testo è stato definito al fine di individuare metodi di prevenzione e di terapia che sono l’obiettivo principale del Ddl per riuscire a salvaguardare e tutelare tutte le palme che ancora non sono state colpite dal coleottero Rhynchophorus ferrugineus. I maggiori danni provocati in Sicilia dal punteruolo rosso sono stati accertati nelle città di Palermo (5000 ) e Trapani (3500) palme infettate, ed ancora 650 a Ragusa e 550 ad Agrigento. La situazione è stata fronteggiata dall’Aziende Foreste Demaniali per bloccare l’avanzata del punteruolo rosso. Sono state eliminate 6000 piante diventate pericolose. “Occorre facilitare – ha dichiarato Campagna – un insieme di azioni per contrastare l’attaccamento del punteruolo rosso, considerato che attualmente i mezzi disponibili hanno dimostrato molti limiti”.
La riorganizzazione dell’Irfis sarà invece al centro dell’attenzione della Commissione Bilancio ed anche su questo documento diversi sono i pareri discordanti.