Piano energetico ambientale il regolamento dopo due anni - QdS

Piano energetico ambientale il regolamento dopo due anni

Rosario Battiato

Piano energetico ambientale il regolamento dopo due anni

martedì 01 Febbraio 2011

La giunta del governo regionale vara il provvedimento, ora sottoposto a Corte dei conti e Cga. Marino: “Parità di condizioni a tutti i soggetti che richiedono autorizzazioni”

PALERMO – A distanza di due anni dalla formulazione del Piano energetico isolano la Regione annuncia il via libera al regolamento Pears. Il regolamento di attuazione disciplinerà il settore delle rinnovabili definendo così in maniera programmatica la strategia energetica isolana.
Il provvedimento, deliberato dalla Giunta lo scorso 28 gennaio, prediligerà lo sviluppo del settore fotovoltaico e dedicherà particolare attenzione alle imprese agricole e allo snellimento delle procedure per ottenere le autorizzazioni a realizzare gli impianti. Si ribadisce quindi lo stop al settore eolico, già condannato dal governatore Lombardo in una battaglia mediatica e politica per limitarne l’abuso a causa di intenti (in molti casi) speculativi e criminosi.
Il regolamento permette alla Sicilia di allinearsi anche alle più recenti richieste dell’Unione Europea in materia di rinnovabili e di una loro progressiva integrazione nell’ambiente circostante e nel rispetto delle altre esigenze del territorio. Il nuovo regolamento servirà inoltre a proteggere il paesaggio da presenze invasive qualificando così le aree “non idonee” alla realizzazione di impianti attraverso una apposita commissione interdipartimentale (Energia, Ambiente, Beni Culturali, Turismo, Agricoltura).
“Il regolamento – ha spiegato l’assessore Giosuè Marino – permette all’autonomia regionale di determinare un sistema che concilia le politiche di tutela ambientale con quelle di sviluppo e valorizzazione delle energie rinnovabili attraverso interventi mirati”. Tra le novità una maggiore reattività nel rapporto con gli imprenditori del settore, questione che nei mesi scorsi è stata oggetto di virulente polemiche poi sfociate nell’occupazione degli uffici di Pietro Tolomeo, direttore generale ad interim del Dipartimento Energia dell’assessorato regionale omonimo (ora è Gianluca Galati). Adesso il superamento delle cosiddette pastoie burocratiche avverrà tramite l’informatizzazione dell’iter autorizzativo e la disponibilità on-line di tutte le informazioni necessarie.
 
“Questo sistema – ha proseguito il titolare dell’assessorato all’energia – garantirà parità di condizioni a tutti i soggetti che richiedono l’autorizzazione e scongiurerà il rischio di eventuali discriminazioni”. D’ora in poi, quindi, maggiore decentramento che si tradurrà nella possibilità di ottenere le autorizzazioni di piccoli impianti (fino ad 1 MW di potenza) agli uffici del Genio Civile, mentre per quelli di potenza ancora inferiore viene creata la Dia (denuncia di inizio attività).
Particolare attenzione è stata data anche ai compiti dei “Responsabili per l’uso razionale dell’energia” nelle amministrazioni pubbliche, per incentivare la progettazione di edifici secondo parametri che valorizzino l’efficienza energetica. In ultima analisi un rigido sistema di controlli per evitare fenomeni speculativi, come quello che in passato era comunemente conosciuto come il caso delle “pale che non girano”: impianti eolici costruiti per intascare i contribuiti senza che fossero collegati alla rete elettrica regionale.
“Saranno controlli rigorosi – ha concluso Marino – per evitare infiltrazioni mafiose. Per arginare il fenomeno, il regolamento prevede l’acquisizione delle informazioni antimafia dei prefetti prima del rilascio delle autorizzazioni richieste.” Adesso il documento, dopo il benestare della giunta, dovrà passare dalla Corte dei Conti e dal Consiglio di giustizia amministrativa per la definitiva approvazione.

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