Apprendistato nelle imprese artigiane, in arrivo soldi per assunzioni di 11 anni fa - QdS

Apprendistato nelle imprese artigiane, in arrivo soldi per assunzioni di 11 anni fa

Michele Giuliano

Apprendistato nelle imprese artigiane, in arrivo soldi per assunzioni di 11 anni fa

giovedì 03 Febbraio 2011

Solo oggi arrivano dalla Regione i fondi destinati alle aziende che avevano assunto prima del 2000. A Siracusa l’assessorato regionale alle Attività produttive ha accreditato alla CCIAA le somme spettanti

PALERMO – Somme che risalgono a ben 11 anni fa ma, come si suol dire in questi casi, meglio tardi che mai. Sembrano in via di erogazione i soldi che la Regione deve alle imprese siciliane per l’assunzione di apprendisti effettuate prima del 2000.
Le notizie che sono rimbalzate dalla provincia di Siracusa fanno ben sperare: infatti nel territorio aretuseo l’assessorato regionale alle Attività Produttive ha accreditato alla Camera di Commercio le somme che consentono l’erogazione alle Imprese artigiane in ordine alle assunzioni di apprendisti, effettuate per l’appunto prima del 2000.
Gli Uffici della Camera di Commercio, pertanto, coordinati dal Segretario Generale Roberto Cappellani, stanno provvedendo al completamento delle procedure amministrative che riguardano le singole imprese, per poter così passare in tempi rapidissimi alla fase dell’erogazione delle somme accreditate. Finisce quindi in archivio uno dei tanti paradossi della burocrazia siciliana ma non certamente il capitolo relativo all’apprendistato.
Una forma di assunzione che sulla carta avrebbe dovuto agevolare le imprese siciliane ed invece in molte dicono di essere rimaste “incastrate” da questo meccanismo che si è rivelato perverso. Nel senso che le imprese avevano assunto con le relative agevolazione con tanto di approvazione in graduatoria da parte della Regione. Soldi che le stesse aziende hanno anticipato e che poi non hanno più intascato.
La Cna provinciale di Palermo aveva già sollevato il problema ponendo in evidenza come magari le imprese stesse fossero state costrette a ricorrere in alcuni casi a prestiti bancari a causa proprio del mancato ricevimento dei fondi dell’apprendistato. In realtà è tutto il sistema dell’apprendistato ad essersi inceppato. Da sottolineare che ben 630 assunzioni, richieste da poco meno di 500 imprese, sono state bloccate dalla Regione nell’ambito dell’apprendistato 2003.
L’Agenzia regionale per l’Impiego dell’assessorato regionale al Lavoro ha messo in evidenza che ciò è avvenuto  a causa di alcuni vizi di forma procedurali nella presentazione delle istanze da parte delle imprese. Resta singolare l’episodio perché emerge il paradosso che così tante imprese siciliane abbiano sbagliato. Tutte sono state davvero incapaci di produrre delle documentazioni? Ipotesi abbastanza improbabile. Molto più probabile invece il verificarsi del solito fenomeno: la pesantissima burocrazia che aleggia attorno alla Regione ed alle pubbliche amministrazioni in genere. Infatti a dire delle stesse aziende rimaste allora fuori dai giochi era stata prodotta una regolare documentazione.
 


L’approfondimento. Qualcosa si è inceppato nell’iter burocratico
 
Per le procedure relative all’assegnazione dei fondi dell’apprendistato molti problemi si sono verificati per via anche di cambiamenti procedurali. Infatti l’iter per la presentazione dell’istanza si è fatto più farraginoso nel momento in cui la Regione ha deciso di prendersi in carico il ricevimento delle istanze senza più passare, come avveniva sino a qualche anno fa, attraverso la Camera di Commercio. Ma emerge anche un altro particolare: il problema delle istanze respinte riguarda anche la questione della non regolare documentazione della aziende stesse. Insomma, si ripresenta il solito difetto del Durc, il documento di regolarità contributiva, che mette in ginocchio le imprese siciliane. Molte infatti pagano in ritardale imposte, altre sono proprio morose, in alcuni casi si sono persino smarrite le documentazione comprovanti il regolare pagamento dei tributi. Cosa che ha fatto imbufalire non poco le organizzazioni di categoria.

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