Record di voli ma i visitatori languono - QdS

Record di voli ma i visitatori languono

Michele Giuliano

Record di voli ma i visitatori languono

venerdì 04 Febbraio 2011

Rispetto alla crescita registrata dal traffico aereo nel 2010, nell’Isola le presenze restano ancora “timide”. Boom di passeggeri a Trapani, ma è mancato l’effetto trascinamento: solo l’1,2% di turisti in più del 2009

PALERMO – Grande crescita del traffico aeroportuale civile, piccola piccola invece quella del turismo.
La Sicilia ha vissuto, a consuntivo del 2010, una grande contraddizione e cioè quella di un record di voli nei vari scali che però non ha coinciso con un reale aumento del fatturato dell’industria turistica. Parliamo quindi del settore della ristorazione degli alberghi e di quant’altro faccia parte di questo indotto. A fare da lampante esempio ci sono in particolar modo due province, quella di Trapani e quella di Catania. Nel primo caso si riscontra che lo scalo raccoglie anche un primato a livello europeo: la maggior crescita di traffico passeggeri.
Nell’anno appena trascorso dall’aerostazione sono passati 1.682.991 passeggeri, giunti nello scalo trapanese a bordo di 14.883 voli delle compagnie aeree Ryanair, AirOne e Meridiana, con la compagnia irlandese che fa la parte del leone con più del 90 per cento del volume di traffico. Il personale Airgest ha assistito una media di 4.610 passeggeri al giorno. In percentuale, si legge in una nota dell’ufficio stampa di Airgest, il 2010 ha fatto registrare un incremento del +57,36 per cento di passeggeri e un +47,77 per numero di voli rispetto al 2009 (nel 2009 le statistiche consegnano 1.068.528 passeggeri e 10.038 voli).
Di contro però le presenze turistiche lasciano un po’ a desiderare e chi si aspettava l’effetto trascinamento attraverso l’aeroporto ne rimane letteralmente spiazzato perché l’info Point del Comune di Trapani ha potuto contare un incremento di presenze di appena l’1,2 per cento nel periodo del picco di presenze, cioè alla fine dell’estate.
E’ stata confermata la prevalenza straniera dei turisti (65 per cento). Si tratta prevalentemente di turisti di età media (46 per cento), in leggera prevalenza donne (49 per cento), che giungono in città in piccoli gruppi o in coppia. Il 28 per cento dei turisti che giunge in città è giovane tra i 20 ed i 35 anni, il 24 per cento ha un’età tra i 51 ed i 75 anni.
A Catania non va meglio. Nel senso che l’aeroporto Fontanarossa ha registrato un nuovo record di presenze: nel 2010 sono stati 6.321.753 i passeggeri in transito nello scalo che, per dimensioni e quote di traffico, è il terzo fra i regionali dopo Venezia e Bergamo ed il primo per volume di traffico nel Meridione. L’incremento rispetto al 2009 è del 6,52 per cento ma le presenze turistiche sono aumentate di appena il 5 per cento, secondo i dati dell’assessorato regionale al Turismo, rispetto fra l’altro ad un 2009 in cui si era sentita una contrazione del 14 per cento.
Più in generale in Sicilia i segnali di ripresa per il settore turistico in Sicilia nell’ultimo scorcio dell’anno sono stati timidi con un fatturato, rispetto allo stesso periodo del 2009, di un +2 per cento. Palermo e Catania si piazzano rispettivamente al terzo e quarto posto, secondo un sondaggio Sky-Scanner sulle città italiane più gettonate. Per Uras Federalberghi le mete siciliane privilegiate rimangono quelle classiche: Taormina e Cefalù. Ma anche Lampedusa.
 

 
L’approfondimento. Società di gestione soddisfatte dei risultati
 
Da Catania e Trapani le società di gestione dei rispettivi scali cantano vittoria per il bel risultato conseguito nel 2010. Ma sono accomunati dalla necessità comunque di continuare a investire in infrastrutture. “Questo nuovo record di passeggeri – commenta Gaetano Mancini, presidente della Sac, società di gestione dell’aeroporto catanese – è anche il risultato di una precisa attività di marketing operata verso le compagnie aeree, implementando l’offerta di nuove rotte e potenziando il segmento delle low-cost”.
Per Mancini però “non è più prorogabile di investire nell’intermodalità treno-aereo, ovvero la possibilità di arrivare col trasporto pubblico su rotaia in aeroporto e che prevede l’interramento della linea ferrata”.
“I dati 2010 confermano una crescita costante in doppia cifra per il terzo anno consecutivo”. Questo il primo commento di Salvatore Ombra, presidente dell’Airgest, società di gestione dei servizi a terra dell’aeroporto di Trapani. “Trapani – aggiunge Ombra – rappresenta un vero e proprio caso senza precedenti come confermato dagli stessi responsabili della compagnia Ryanair. A fronte di questi dati innegabili e della costante attività della società Airgest e della compagine societaria, soci pubblici e privati – conclude – non vedo particolare interesse mostrato dal territorio: né delle parti sociali, né degli operatori economici, né infine degli enti locali. Auspico che qualcuno possa investire”.

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