Messina - Cementificazione: il dibattito ritorna in Consiglio comunale - QdS

Messina – Cementificazione: il dibattito ritorna in Consiglio comunale

Francesco Torre

Messina – Cementificazione: il dibattito ritorna in Consiglio comunale

venerdì 04 Febbraio 2011

Ci si chiede che fine abbia fatto la “variante delle emergenze” al Prg per riqualificare l’esistente. Presentati tre piani di lottizzazione per utilizzare 45 mila mq di territorio

MESSINA – L’anno 2010 si era chiuso con una soluzione condivisa da tutti: la cosiddetta “variante delle emergenze” al Prg vigente. Una delibera, cioè, che – approvata dall’amministrazione comunale, dagli ordini professionali e dagli uffici competenti – avrebbe condotto i principali investimenti nel settore edilizio non più verso l’espansione sulle colline ma verso la riqualificazione dell’edilizia preesistente, delle periferie urbane e del centro storico.
Doveva essere la scommessa dell’assessore all’Urbanistica Giuseppe Corvaja, l’unico modo per dare concretezza a un’ampia propaganda anti-cementificazione selvaggia che ormai da tempo sfrutta l’onda emotiva dell’alluvione del primo ottobre 2009.
Doveva anche essere la rivoluzione culturale che la città aspettava da tempo, il riconoscimento del principio che la sicurezza e la difesa del territorio vengono prima degli interessi privati dei signori del “mattone”.
Doveva, sì, perché il 2011 è iniziato con ben altri presupposti, e il Consiglio comunale si è ben presto trovato al proprio ordine del giorno i piani di tre nuove lottizzazioni edilizie. E altro che riqualificare l’esistente, qui si parla di cementificare ex novo 45 mila metri quadri di territorio.
Il piano di lottizzazione denominato “Perla”, che prevede villette unifamiliari a Mortelle in un’area di circa 4000 metri quadri di fronte al lido Spiaggia d’oro, era stato approvato addirittura nel 2007 dalla Commissione urbanistica, presieduta da Luigi Pellegrino che, coincidenza delle coincidenze, è anche il progettista del piano.
E pareri e autorizzazioni favorevoli li aveva ottenuti anche il Piano quadro Sullaro-Serri di Faro Superiore, che in un’area di 21 mila metri quadri prevedere la realizzazione di 52 nuove unità immobiliari.
Su una superficie di 20 mila metri quadri ubicata lungo la salita Papardo, inoltre, la ditta Fidial Spa conta di far sorgere un grande centro commerciale proprio nelle adiacenze di Villa Roberto, ovvero in piena Zona a protezione speciale. Ma quella è un’altra storia.
Ora, senza voler fare di tutta l’erba un fascio, e dunque per certi versi legittimando le aspirazioni di chi vuole costruire senza provocare un danno al territorio, basta prendere la cartina della città e poi farsi un giro in auto a Faro Superiore per capire come la viabilità del villaggio sia già adesso totalmente insufficiente. Stiamo parlando di vie di fuga, di deflusso delle acque, in una parola di sicurezza. È bastata dunque una stagione delle acque senza morti né feriti per far tornare tutto esattamente come prima?
È giunto il momento delle scelte vere, che ognuno si prenda le proprie responsabilità, anche quella di dire “viva lo scempio”, purché poi ne risponda nelle sedi preposte, e se è il caso anche in quelle giudiziarie.
 

 
Provvedimenti. Modificata la delibera sulle concessioni
 
MESSINA – Novità per il rilascio delle concessioni edilizie. Nell’agosto scorso l’assessore all’Urbanistica, Corvaja, aveva presentato un atto d’indirizzo che obbligava i richiedenti a ottenere autorizzazioni da parte di vari dipartimenti comunali, ognuno con una propria competenza esclusiva, prima di procedere all’inizio dei lavori. A dicembre, però, quel dispositivo è stato in parte modificato, dietro consiglio degli ordini professionali, per poter dare tempi certi all’intero iter.
“I dirigenti dei dipartimenti Viabilità e Mobilità, Urbanizzazione primaria e secondaria e Indagini geognostiche, Protezione civile, ciascuno per le proprie competenze – si legge nella nuova delibera – dovranno rilasciare il preventivo parere di competenza entro trenta giorni dal ricevimento dell’istanza. Entro tale termine potranno essere richieste integrazioni documentali, in questo caso il termine di trenta giorni decorre dalla data dell’integrazione dei documenti”. Si riuscirà a eliminare la pratica del silenzio/assenso?

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017