Ddl Unioni civili: scontro Adamo-D’Alia nell’Udc - QdS

Ddl Unioni civili: scontro Adamo-D’Alia nell’Udc

Raffaella Pessina

Ddl Unioni civili: scontro Adamo-D’Alia nell’Udc

mercoledì 09 Febbraio 2011

Ars: nel pomeriggio lavori d’Aula con il Disegno di legge su trasparenza. Barbagallo (Pd) dissente sempre più dal governo Lombardo

PALERMO – Sono stati rinviati a questo pomeriggio i lavori di Sala D’Ercole e all’ordine del giorno vi sarà la discussione del disegno di legge sulla trasparenza amministrativa. Si comincerà con la relazione al documento affidata al Presidente della Commissione Affari istituzionali Riccardo Minardo (Mpa).
Ieri intanto, come già preannunciato, il disegno di legge sul Commercio è stato rinviato, su richiesta dell’assessore alle Attività Produttive Marco Venturi, in commissione di merito per ulteriori approfondimenti. è scontro all’Ars per la presentazione del  ddl per il riconoscimento delle unioni civili. Il ddl ha come primo firmatario il deputato Pino Apprendi (Pd) ma è stato sottoscritto anche dal capogruppo dell’Udc, Giulia Adamo, e dal capogruppo del Mpa, Francesco Musotto.
La firma del ddl da parte della Adamo ha infastidito il coordinatore regionale dell’Udc siciliano, Gianpiero D’Alia, che ha diramato una nota in cui precisa che “la Adamo ha firmato il ddl per il riconoscimento delle unioni civili a titolo del tutto personale. Le posizioni dell’Udc su questo tema sono note – ha detto d’Alia – e non ricalcano in alcun modo quelle espresse all’interno del disegno di legge del deputato del Pd Apprendi”. Sul ddl si scaglia Totò Cordaro del Pid che ha dichiarato “che la veloce e spregiudicata campagna acquisti condotta dall’Udc in Sicilia è la causa primigenia di questo disordine programmatico, di linea politica e di valori che dovrebbero appartenere ad un partito, qual è l’Udc, che dice di ispirarsi alla dottrina sociale della Chiesa e di promuovere un modello di società diverso da quello che prevede il riconoscimento delle unioni civili”.
Ma le polemiche si sono scatenate anche contro l’Assessore alla Sanità Massimo Russo da parte delle opposizioni (Pdl, Pid e Fds) che hanno dichiarato che presenteranno una mozione di censura entro la prossima settimana per la sua scarsa trasparenza e per non avere risolto i veri problemi della sanità siciliana.
Sono cominciate intanto in Commissione Bilancio le audizioni dei rappresentanti delle società partecipate per le quali la Regione ha deciso un riassetto ed un riordino. Ieri è stata la volta di Maria Adelaide Spadafora, vice Presidente della Beni Culturali Spa, ed è emersa la necessità, se avverrà la fusione di Multiservizi con Biosphera, di ricollocare i 1200 impiegati. Il costo degli stipendi dei dipendenti della Beni Culturali -ha riferito Savona- ammonta attualmente a 40 milioni. Il presidente della Commissione Bilancio, Riccardo Savona ha inoltre chiesto di conoscere i costi di questa fusione. Domani intanto verranno ascoltati i responsabili di Multiservizi e di Biosfera, mentre martedì verrà fatto il punto con l’Assessore ai Beni Culturali. 
Giovanni Barbagallo, deputato del Pd all’Ars interviene invece sul taglio al fondo delle autonomie locali, annunciato dal governo Lombardo nella manovra finanziaria, perché è assolutamente insostenibile. “Penalizzare i comuni siciliani con un ulteriore taglio del 20% (da 913 a 700 milioni di euro) significa penalizzare i cittadini ai quali non potranno più essere garantite i servizi minimi essenziali”. Barbagallo ormai esprime il proprio dissenso nei confronti della condotta del Governo Lombardo il che fa presagire una prossima frattura che potrebbe diventare ufficiale a breve, all’interno del Pd.
La commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana ha fissato per questa mattina l’audizione in merito al rilancio delle attività della miniera di Pasquasia.

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