Occhio allo scontrino fiscale, si rischia la sospensione - QdS

Occhio allo scontrino fiscale, si rischia la sospensione

Liliana Rosano

Occhio allo scontrino fiscale, si rischia la sospensione

martedì 15 Febbraio 2011

I dati del Rapporto della Guardia di Finanza per quanto riguarda sommerso e evasione fiscale. Nel 2010 in Sicilia la GdF ha fatto chiudere 452 esercizi commerciali in difetto

Palermo – Non destano più di tanto stupore i dati rilevati a conclusione delle indagini portate avanti dalla Guardia di finanza siciliana. Anzi, purtroppo confermano un aumento delle attività illecite nell’Isola.
Contenuti nel “Rapporto 2010”, i dati riguardano diversi settori: dalla lotta la riciclaggio all’immigrazione clandestina. Da sempre si sente parlare di attività illecite e di irregolarità nel campo fiscale e tributario. Un fenomeno che anche se non stupisce nella sua accezione generale, conferma pero’ un trend in crescita ma anche un maggiore controllo da parte delle autorita’.

Sommerso d’azienda
Come ad esempio il settore “sommerso di lavoro”, che  ha fatto registrare un grande impegno anche in ragione delle misure volute dall’Autorità di Governo e dalle Autorità centrali. Si è quindi registrato un ragguardevole incremento delle attività (circa il 65% in più rispetto al 2009) nell’ottica di fronteggiare la proliferazione dei fenomeni criminali di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina“ e del “caporalato”.
Sono stati operati 807 interventi, che hanno consentito di individuare  1.554  “lavoratori in nero”  tra cui anche 5 minorenni.

Controllo di ricevute e scontrini fiscali
Da sempre poi, continua la lotta delle fiamme gialle per contrastare l’evasione fiscale attraverso il controllo di ricevute e scontrini fiscali. Nel Rapporto, i dati evidenziano come sono stati eseguiti 47.071 controlli che, nel 22% dei casi, hanno permesso di verbalizzare l’inosservanza degli obblighi di emissione dei prescritti documenti. Inoltre, sono state, conseguentemente, avanzate 698 proposte di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività e sono state eseguite 452 chiusure di esercizi commerciali in conseguenza di ripetute mancate emissioni dei documenti fiscali.

Lotta alla criminalità organizzata
Anche la lotta alla criminalità organizzata costituisce un caposaldo per  le funzioni di polizia economica-finanziaria sviluppate dal Corpo in Sicilia.
Per i profili che sono di più diretto interesse della Guardia di Finanza e per la sua peculiarità operativa, l’obiettivo primario di tale attività è stato  quello di pervenire alla individuazione delle ricchezze dei sodalizi criminali in prospettiva di pervenire al loro sequestro ed alla conseguente confisca.

I risultati della GdF
Tra i risultati che sono stati conseguiti nel corso dell’anno, è il caso di ricordare: l’“Operazione Denaro” che si è conclusa con il sequestro di un patrimonio di circa 550 milioni di € (tra cui 139 immobili, 10 aziende operanti nel settore edile, 138 conti bancari) nei confronti di soggetti che avrebbero gestito attività economiche e lavori in subappalto, nonché interessi imprenditoriali per conto di esponenti dei clan, assicurandosi il controllo monopolistico del mercato del calcestruzzo e del movimento terra; il sequestro di un patrimonio di circa 154 milioni di €, tra cui beni immobili, attività commerciali, conti bancari. Conclusivamente sono stati eseguiti accertamenti nei confronti di 1.337 persone fisiche e di 304 persone giuridiche, che hanno comportato lo svolgimento di una miriade di incroci parentali, accertamenti catastali, patrimoniali e reddituali, esami contabili e di bilancio.

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