Ferrovie, la Regione sollecita il contratto - QdS

Ferrovie, la Regione sollecita il contratto

Rosario Battiato

Ferrovie, la Regione sollecita il contratto

venerdì 18 Febbraio 2011

L’assessore regionale alle Infrastrutture ha chiesto al gruppo Ferrovie dello Stato l’incontro ufficiale per la firma. Russo: “Finora il continuo gioco al ribasso non ha giovato, adesso basta”. Linee guida pronte da 8 mesi

PALERMO – Qualcosa sembra muoversi. Lo stallo in cui sono cadute le ferrovie isolane, denunciato da mesi dal comitato dei pendolari siciliano, e dagli addetti ai lavori, sembra adesso ricevere un rinvigorimento nella speranza di una possibile ripresa delle trattative. Il vulnus resta sempre il contratto di servizio non firmato dal gruppo Ferrovie della Stato spa, che, anzi, secondo i dati diffusi dal comitato, stanno attuando una vera e propria dismissione della loro presenza nell’Isola. Adesso la Regione fa la voce grossa e ha inviato nei giorni scorsi un sollecito per la firma del contratto di servizio.
Il contratto di servizio, le cui linee guida sono state stilate già nel giugno del 2010, non ha poi avuto seguito concreto a differenza delle altre regioni che l’hanno sottoscritto, come ha confermato Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari. Ma non è solo l’assenza del contratto di servizio, che potrebbe rappresentare la punta dell’iceberg del problema, ma il silenzio di Trenitalia sui futuri programmi di investimento nell’Isola: la Sicilia ha uno dei chilometraggi più bassi d’Italia per strade ferrate con più di un binario e la qualità delle rete infrastrutturale all’interno del perimetro regionale è tra le peggiori d’Italia.
La Regione ha quindi detto basta e lo scorso 8 febbraio, ha ricordato l’assessore Pier Carmelo Russo rispondendo ad una interrogazione parlamentare del deputato Marco Falcone (Pdl), ha deciso di inoltrare il sollecito per il rinnovo del contratto. Proprio l’assessore ha poi spiegato le motivazioni di questa fase così farraginosa dei rapporti.
A fronte del fabbisogno di 121 mln “le Ferrovie, in modo inelegante, aveva comunicato la disponibilità a firmare per 119 mln, ma quando la giunta ha risposto che era pronta, il gruppo Fs ha ridotto la cifra a 117 mln, tagliandola ulteriormente, di fronte all’ennesima disponibilità della giunta regionale, a 111 milioni”.
Un continuo gioco al ribasso che ha spazientito la giunta. “Per questa ragione – ha sostenuto Russo – il contratto di servizio al momento non è stato firmato”. Le ferrovie sono al collasso e senza guida eppure i siciliani che scelgono il treno sono ancora molti.
Si tratta infatti di circa 50 mila viaggiatori che quotidianamente utilizzano mezzi Trenitalia e che devono sobbarcarsi tratte interminabili. Se il buon Tremonti avesse avuto la pazienza e soprattutto il tempo di continuare il suo tragitto in treno avrebbe scoperto il meraviglioso mondo slow delle ferrovie isolane. Esiste la celebre Catania- Palermo che dura oltre 5 ore, sebbene esistano già alcune corse che riducono fino a poco più di 3 ore, ma nell’album dei record c’è anche la Ragusa – Palermo, segnalata anche nel rapporto Pendolaria 2009 di Legambiente, che dura 5 h e 20 minuti per 250 chilometri. Ma anche a livello di istituzioni regionali si fa davvero poco.
Secondo Pendolaria 2010 tra le regioni più insensibili spicca la Sicilia che, assieme all’Umbria, è stata l’unica ad aver assegnato zero euro al sistema ferroviario nel 2010. Così anche a livello nazionale: negli ultimi 8 anni il 70% delle risorse statali sono state destinate a strade e autostrade mentre solo il 13,7% è andato alle linee ferroviarie nazionali e regionali.

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