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Catania – Rifiuti: la rivoluzione del Comune parte già con anni di ritardo

Melania Tanteri

Catania – Rifiuti: la rivoluzione del Comune parte già con anni di ritardo

martedì 22 Febbraio 2011

Il capitolato d’appalto risale al 2008. Per le associazioni si ignorano i risultati ottenuti dal “porta a porta”. Il sindaco Stancanelli: “Puntiamo a risultati eccellenti con la differenziata”

CATANIA – Una data importantissima che segnerà il futuro della città. Così il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, insieme al vice sindaco Luigi Arcidiacono, all’assessore all’Ambiente, Claudio Torrisi e al rappresentante dell’Ipi–Oikos, il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato l’appalto,  Valeria Messina,  ha presentato ieri mattina il nuovo servizio di raccolta rifiuti per i prossimi cinque anni, già attivo dallo scorso fine settimana, e che introduce molte novità.
“Diamo grande importanza – ha detto il sindaco – a questo nuovo servizio di raccolta dei rifiuti che potrà far sì che Catania, sotto questo profilo, diventi una città moderna.
“L’obiettivo dell’amministrazione – ha spiegato – è quello di raggiungere risultati eccellenti attraverso l’incremento della raccolta differenziata adeguando questo tipo di servizio ai dettami della Lr n. 9 del 2010. Per questo vogliamo la collaborazione dei cittadini, ai quali chiediamo di partecipare in modo attivo, rispettando le regole e soprattutto gli orari di conferimento dei rifiuti che saranno indicati sui nuovi cassonetti che la ditta sta già distribuendo in città”.
Tra le novità introdotte, oltre una diversa suddivisione del territorio comunale che comporterà la riduzione dal 40 al 25 per cento quello di competenza del Comune di Catania – la ditta aggiudicataria procederà alla pulizia e alla raccolta dei rifiuti nei quartieri centrali e periferici, oltre ai mercati, mentre ad assicurare la pulizia e la raccolta nella parte del centro storico saranno gli operatori ecologici del Comune di Catania. Da segnalare anche il nuovo sistema di raccolta differenziata di “prossimità”, con relativa distribuzione alle famiglie catanesi di un kit di sacchetti colorati, che implementa quella stradale con ben 6000 nuovi cassonetti dislocati sul territorio e la tracciabilità dei rifiuti.
Il contratto, in particolare, prevede la pulizia giornaliera delle aree pubbliche; la raccolta indifferenziata giornaliera (domenica e festivi inclusi) dei rifiuti; il lavaggio, la disinfezione e la manutenzione dei contenitori e delle aree pavimentate oltre alla rimozione dei cumuli dei rifiuti abbandonati sulle strade. Per assicurare il servizio integrato in modo completo e soddisfacente, l’appaltatore ha l’obbligo utilizzare quotidianamente ben 576 unità. Una sorta di rivoluzione, dunque, che però non convince del tutto alcune associazioni, che sul nuovo appalto hanno espresso molti dubbi.
“La nostra associazione – affermano i rappresentanti di Cittainsieme – pur apprezzando le numerose dichiarazioni sulla volontà di dare vita a una seria raccolta differenziata, ritiene che il capitolato d’appalto, risalente al 2008 non sia in grado di garantire i risultati sperati dall’amministrazione comunale”.
L’accordo, infatti, secondo le associazioni, prevedendo la messa su strada di nuovi cassonetti e una raccolta differenziata da compiersi su base volontaria (per una quota pari al 38% del totale dei rifiuti prodotti), ignorerebbe palesemente i successi scientificamente dimostrati del cosiddetto “porta a porta”.
 


Controllo. Monitoraggio costante del servizio
 
CATANIA – “Il sistema di raccolta di prossimità – ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Claudio Torrisi – consentirà di monitorare l’efficacia del servizio rispetto alla raccolta porta a porta. I cassonetti specifici collocati in prossimità degli stabili hanno diversi vantaggi e, in ogni caso, a fine 2011 potremo confrontare i risultati e valutare quale dei due modelli applicare e potenziare. Per quanto concerne le percentuali di raccolta differenziata, il rispetto delle norme di legge è un passaggio automatico ed imperativo del contratto rispetto a quanto prevedeva il capitolato d’appalto”.
Per tranquillizzare gli animi, comunque, Stancanelli ha anche annunciato la “costituzione di un osservatorio esterno sulle modalità di esecuzione del servizio, aperto ad associazioni e organizzazioni che si occupano di ambiente, che avrà il compito di monitorare l’attività per quanto concerne il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge regionale in materia di differenziata”.

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