Ambiente. Le fonti verdi nei comuni siciliani.
Patto. Si chiamano Piani d’azione per l’energia sostenibile: sono sottoscritti dai Comuni europei che indicano il percorso per ridurre le emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
Impegno. In Italia aderiscono 621 comuni (sui 2.200 in tutta Europa). In Sicilia se ne contano soltanto 4, tutti al di sotto dei 30 mila abitanti. Gli obiettivi sono ambiziosi e verificati ogni anno, tanto che si rischia l’espulsione.
PALERMO – L’energia rinnovabile in Sicilia stenta ancora a trovare corsie preferenziali per poter diventare un passaggio indispensabile della politica di governo. Col Piano energetico ambientale regionale siciliano (Pears) ancora in standby, in attesa che il regolamento venga attuato, anche le amministrazioni locali sembrano disorientate senza una guida regionale che fissi le modalità di azione. I comuni così sembrano poco propensi ad investire e rischiare risorse per lanciare la rivoluzione energetica a livello locale, e quindi tutto tace con poche eccezioni. Ne è testimonianza il Patto dei sindaci, fortemente pubblicizzato dall’Unione europea, ma attualmente sottoscritto da appena quattro comuni isolani su oltre trecentonovanta nell’Isola. In Italia hanno aderito più di 600 enti locali. (
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