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Palermo – GdF, nel 2010 inferto duro colpo ad evasione fiscale e sommerso

Luca Insalaco

Palermo – GdF, nel 2010 inferto duro colpo ad evasione fiscale e sommerso

venerdì 25 Febbraio 2011

Scoperte 81 microimprese totalmente sconosciute al Fisco. Rilevante anche l’evasione contributiva. In provincia violazioni all’Iva per 87 milioni di euro (+35% rispetto al 2009)

PALERMO – Il 2010 è stato un anno di grandi successi per il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo. Lo scorso anno ha fatto registrare un incremento dei risultati soprattutto nell’area economico-finanziaria del servizio e quindi nella lotta all’evasione dell’Iva, nella scoperta di evasori fiscali totali, nel settore delle indebite percezioni di finanziamenti europei.
I controlli fiscali della GdF hanno portato a constare violazioni all’Iva per 87 milioni di euro (+35% rispetto al 2009) ed a scoprire 164 evasori totali (con un aumento del 55% rispetto all’anno precedente). Va ricordata, in questo settore, l’operazione “Auto e passioni”, che ha disarticolato una rete che operava su tutto il territorio nazionale, organizzata per l’importazione di lussuose auto dall’estero in frode all’Iva, attraverso l’interposizione fittizia di società “cartiere”, con valore complessivo di autovetture commercializzate pari a 30 milioni di euro e 12 persone arrestate.
Le Fiamme Gialle hanno inoltre messo in luce frodi comunitarie per 23 milioni di euro (+55% rispetto al 2009). Il complesso dell’attività ispettiva ha portato a galla una base imponibile occultata al fisco pari a 297 milioni di euro, segnalata all’Agenzia delle Entrate. Le microimprese completamente sconosciute al fisco scoperte sono state 81 (+ 100% rispetto al 2009), operanti nei settori dell’edilizia, dell’impiantistica, del commercio, della ristorazione e dell’artigianato.
Complessivamente, i controlli delle Fiamme Gialle, volti a contrastare l’economia sommersa, hanno riportato alla luce una base imponibile per 128 milioni di euro e un’Iva per 28 milioni di euro. Restando nel sommerso, la lotta al lavoro nero ha fatto emergere la totale evasione fiscale e contributiva di 293 lavoratori (con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente). 
Per quanto riguarda, poi, i delitti contro il patrimonio, la GdF ha denunciato 10 persone, e di  queste una è stata tratta in arresto, per usura ed ha provveduto a sequestrare valori per 200 mila euro. Dodici persone, invece, sono stare denunciate e due tratte in arresto nell’ambito della lotta al riciclaggio di denaro sporco.
Nel vasto mondo dell’abusivismo e dei beni di consumo contraffatti, sono stati sequestrati 1,2 mln di articoli “taroccati”.
Nell’ambito della tutela della spesa pubblica, le Fiamme Gialle hanno segnalato alla Procura Regionale della Corte di Conti 47 persone, quantificando 190 milioni di euro di danni erariali. Nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti, hanno denunciato 193 persone, 84 delle quali tratte in arresto, e sequestrato sostanze stupefacenti per 15 kg, tra hashish, marijuana, cocaina ed eroina. Particolarmente di rilievo in quest’ambito è stata l’operazione  “Piazza pulita”, condotta a Termini Imerese, che ha portato a sgominare una banda che infestava il centro cittadino con l’esecuzione di 20 arresti.
 


Cosa Nostra. Sequestrati beni per 732 mln di euro
 
PALERMO – Ma il 2010 è stato anche un anno che ha portato i militari delle Fiamme Gialle ad assestare duri colpi al potere economico di Cosa nostra, con il sequestro di beni e risorse economiche per un valore complessivo di 732 milioni di euro, il 73% dei quali costituito da aziende commerciali (soprattutto nel settore edile e della grande distribuzione alimentare) ed il rimanente 27% da immobili.
L’operazione “Denaro”, condotta nei confronti di Rosario Cascio, ha portato, da sola, al sequestro di società commerciali, terreni, fabbricati e automezzi per oltre 550 milioni di euro.
Va ricordato, infine, che i militari della GdF hanno messo a segno l’arresto del boss mafioso Rosario Naimo, latitante dal 1995, condannato a 19 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, ricercato dalle autorità statunitensi per associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina.

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