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Palermo – Non è una città per disabili

Andrea Uzzo

Palermo – Non è una città per disabili

sabato 05 Marzo 2011

Molti luoghi di interesse storico e artistico sono off-limits. Scivoli talvolta usati come parcheggi. Anche i posti auto sono un problema. Una “guida” con tutte le criticità

PALERMO – Villa Niscemi per le persone con difficoltà motorie o su sedia a rotelle è accessibile solo al pianterreno. Peraltro, nella sede di rappresentanza del Comune passeggiare per il giardino è arduo – anche per un non disabile – in quanto fra buche e dislivelli “il terreno è spesso irregolare”. Va un po’ meglio a Villa Trabia, sede di una delle biblioteche comunali: il terreno presenta delle difficoltà, ma all’interno i disabili riescono ad accedere. È tutto scritto nero su bianco nella “Guida al turismo accessibile della città di Palermo”, curata da Igor Gelarda e Claudia Bardi, insieme all’Associazione Palermo aperta a tutti, con il sostegno dell’assessorato comunale alle Politiche giovanili.
“Molti luoghi di interesse storico-artistico sono inaccessibili. Ad esempio, in corso Vittorio Emanuele sui marciapiedi mancano gli scivoli per disabili; scivoli che, dove presenti, spesso vengono utilizzati dai palermitani come parcheggio” dice Gelarda. Sotto accusa anche alberghi e bed & breakfast. Per Gelarda e Bardi “sono ben pochi gli accessibili”. “Palermo è in gran parte una città inaccessibile ai disabili! Vuole un esempio? Si faccia una passeggiata all’interno del quadrilatero tra via XX settembre, via XII Gennaio, via Parisi e Via Garzilli, a pochi passi dalla centralissima via Libertà. Troverà marciapiedi dissestati, in buona parte occupati da gazebo di bar e ristoranti, e tra via XX Settembre e via Parisi un gradino alto venti centimetri. Mi dica come può in questo contesto muoversi un disabile, o anche una mamma con un bambino in carrozzina?”
Gaetano Cuccia, docente di Composizione architettonica e urbana alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, bolla di “indifferenza” sia le istituzioni che i cittadini. E anche, paradosso dei paradossi, gli stessi disabili: “Essendo disabile ho diritto a un posto auto riservato sotto casa, ma spesso non posso parcheggiarvi perché è occupato da auto che esibiscono il pass auto che dà diritto a un parcheggio generico. È assurdo, noi disabili non dobbiamo per rivendicare un nostro diritto, abolire il diritto di altri disabili”.
Cuccia tira le orecchie anche ai suoi colleghi progettisti: “Quando si progetta la costruzione di un immobile non si pensa quasi mai alle nostre esigenze”. Inoltre, conclude “in molti palazzi i condomini rifiutano persino di mettere una semplice pedana”.
 


Adeguamenti. Palazzo delle Aquile promosso
 
PALERMO – Fra le categorie di disabili quelli che se la passano peggio sono sordi e ciechi: “È molto difficile, al di la di qualche mostra, trovare ausili per loro” dice Bardi. Fra i monumenti, sfogliando la guida, tra quelli meno accessibili ci sono soprattutto le chiese; tra i più accessibili è promosso a pieni voti Palazzo delle Aquile (anche se per Cuccia le piattaforme per disabili, di cui è provvista la sede dove si tengono le sedute del consiglio comunale, “sono discriminanti”). “Il Comune si sta adeguando alla nuova normativa. È un processo in itinere, tanto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare – sottolinea l’assessore comunale alle Attività sociali, Raoul Russo –. La Guida è sicuramente uno stimolo per gli enti pubblici e privati, a mettere i disabili in condizione di accedere ai tesori della nostra città”. Passa l’esame pure Palazzo Steri, sede del Rettorato. “Abbiamo cercato di adeguare gli accessi per disabili e le nostre strutture sono tutte accessibili, a parte qualche raro caso di edifici centenari – dice il rettore Lagalla –. Inoltre, disponiamo di un programma di assistenza per gli studenti disabili”.

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