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Catania – Palazzo delle Poste: uno scempio che il sindaco finge di non vedere

Melania Tanteri

Catania – Palazzo delle Poste: uno scempio che il sindaco finge di non vedere

sabato 05 Marzo 2011

Regna il silenzio sulla vicenda dell’edificio che avrebbe dovuto ospitare la Cittadella della giustizia. Niente proposte o programmi. La zona presa d’assalto dai senza fissa dimora

CATANIA – Uno spettacolo inquietante, un palazzo pubblico trasformato in luogo di bivacchi e in ricovero per senza fissa dimora, senza che nessuno intervenga per riportare la normalità. L’ex Palazzo delle Poste di viale Africa, acquistato dal Comune nel 1999 per creare una fantomatica Cittadella della giustizia, è oggi terra di nessuno, una ferita aperta nel cuore della città, lasciato al triste destino che lo accomuna agli altri edifici abbandonati di Catania, mentre, nel frattempo,  i vari uffici giudiziari sono sparsi in locali in affitto.
Ad attirare nuovamente l’attenzione sulle condizioni i cui si trova l’immobile, il senatore della Repubblica, Enzo Bianco che, dopo un anno circa dalla prima denuncia, è tornato all’attacco chiedendo conto e ragione all’amministrazione comunale sul perché un così prezioso stabile sia lasciato in stato di abbandono e sul motivo per cui, in città, si continui a tollerare una situazione ingestibile che, tra le altre cose, rappresenta un grosso disagio per i residenti della zona.
“È inaccettabile – afferma Bianco – che il sindaco di Catania decida di fare lo struzzo e infilare la testa nella sabbia per non vedere ciò che accade, ormai da tempo, all’ex Palazzo delle Poste in viale Africa, ed è inammissibile che il primo cittadino, con malcelata arroganza, si rifiuti di rispondere alla stampa su questo tema”.
“Quell’immobile – ha aggiunto il senatore del Pd – era stato acquistato dall’amministrazione comunale per realizzarvi gli uffici giudiziari e da troppi anni è ormai abbandonato a se stesso e divenuto un vero e proprio ghetto di emarginazione sociale; un sindaco non può tollerare che in pieno centro persista e si autoalimenti una situazione del genere”.
Un allarme che, regolarmente, viene lanciato, soprattutto in relazione alla questione igiene e sicurezza ma che, fino a oggi, nessuno sembra aver voluto ascoltare. Fino a oggi, si diceva, perché, dopo l’ennesima denuncia e l’ennesimo servizio giornalistico, il procuratore della Repubblica di Catania facente funzioni, Michelangelo Patanè, ha aperto un fascicolo conoscitivo, per occupazione abusiva di immobile, in merito proprio all’ex Palazzo delle Poste in viale Africa.
Un buon inizio che, però, a poco servirà senza un progetto di recupero dello stabile che lo possa restituire alle funzioni per cui era stato acquistato. Ma, riguardo il futuro, poco o nulla è dato sapere, né da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Stancanelli sembrano esserci proposte o programmi.

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