Regione: partecipazione spesa sanitaria vero nodo - QdS

Regione: partecipazione spesa sanitaria vero nodo

Raffaella Pessina

Regione: partecipazione spesa sanitaria vero nodo

sabato 12 Marzo 2011

Nella relazione tecnica al Ddl di proroga all’esercizio provvisorio. 5 mila firme Pd chiedono referendum su sostegno a Lombardo

PALERMO – La Giunta regionale di Governo, come dagli accordi stabiliti nei giorni scorsi con le forze di opposizione, ha approvato all’unanimità il disegno di legge riguardante la proroga di un mese dell’esercizio provvisorio.
“L’esigenza di prorogare per un ulteriore mese la gestione provvisoria del bilancio della Regione per l’esercizio in corso – è scritto nella relazione tecnica di accompagnamento al disegno di legge di proroga – è direttamente connessa alla necessità di addivenire, entro questo ulteriore lasso di tempo, al raggiungimento di un’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, volta a definire i rapporti finanziari con lo Stato, ivi compresa la misura della compartecipazione regionale al finanziamento della spesa sanitaria”.
“Ad oggi – prosegue la relazione – la compartecipazione della Regione va determinata nella misura del 42,5 % e non nella maggior percentuale sancita da una normativa che non riguarda espressamente l’esercizio finanziario 2011. Tale questione è stata prospettata al Governo nazionale ed è stata oggetto di approfondimento da parte dei competenti uffici anche in ordine alle soluzioni attraverso le quali far fronte al fabbisogno finanziario nel contesto di rigoroso risanamento che ispira il bilancio e la manovra finanziaria 2011. A tal proposito si ricorda che l’art. 1, comma 143 della Legge 23 dicembre 1996, n. 662 fissa al 42,5%, a decorrere dall’anno 1997, la misura del concorso regionale alla spesa sanitaria. Successivamente, l’art.1, comma 830, della Legge 27 dicembre 2006, n.296 dispone che la percentuale di compartecipazione, “al fine di addivenire al completo trasferimento della spesa sanitaria a carico del bilancio della Regione” è elevata al “44,85% per l’anno 2007, al 47,05% per l’anno 2008 e al 49,11% per l’anno 2009”.
“Il bilancio 2011 – è scritto ancora nella relazione – è un bilancio di transizione, non solo perché avvia un deciso riequilibrio dei conti regionali, ma anche poiché si colloca nel contesto del federalismo fiscale di cui è imminente l’entrata in vigore dei provvedimenti attuativi. è in tale contesto che va ricondotta l’interlocuzione con i Ministeri dell’economia e delle finanze e della semplificazione normativa.
“Nell’ambito della trattativa in corso – viene specificato nella relazione di accompagnamento – è stato, prospettato, per gli anni 2012 e 2013, il riconoscimento alla Regione, ai sensi del comma 832 dell’art. 1 della richiamata L.296/2006, della retrocessione di parte del gettito relativo alle accise sui prodotti petroliferi immessi in consumo sul territorio regionale o ad altri cespiti tributari statali, in misura almeno pari a garantire il mantenimento dell’equilibrio finanziario”. Intanto sul fronte politico continuano i venti di scissione in casa Pd, dove c’è una frangia del partito che non vuole essere alleata con Lombardo. I dissidenti hanno proposto un referendum dopo aver raccolto poco più di 5.000 firme per sottoporre alla “base” il quesito: “Condividi la permanenza del Partito democratico nella maggioranza che sostiene il governo Lombardo?”.
Il senatore Enzo Bianco si è già espresso con un netto no: “Bisogna togliere il sostegno del Pd al governo Lombardo, che non è adeguato ad affrontare i problemi della Regione siciliana”.
Miguel Donegani, uno dei tre deputati regionali dissidenti (con Bernardo Mattarella e Giacomo Di Benedetto), osserva che “non è all’ordine del giorno un problema di alleanze con l’Mpa. Le alleanze si fanno e si sottopongono al giudizio degli elettori, mentre all’Ars si è cambiato in corsa”.

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