Ambiente. La persistente fragilità del suolo siciliano.
Il conto. Secondo la valutazione del Servizio Rai (Rischi idrogeologici e ambientali) dal 1500 ad oggi in Sicilia sono 5000 le persone che hanno perso la vita e 10 i miliardi di euro di danni per eventi meteo-calamitosi.
La realtà. Nonostante la maggior parte del territorio sia a rischio, i comuni non hanno mai preso il pericolo in seria considerazione, salvo poi “gridare” quando la disgrazia è ormai avvenuta.
PALERMO – La Sicilia non regge più. Ad ogni anno le piogge torrenziali che si abbattono sull’Isola illustrano i nervi scoperti di un territorio che da una parte deve fare i conti con difficoltà naturali e strutturali e dall’altra con la carenza di prevenzione e monitoraggio delle amministrazioni locali.
Almeno due le cause dello stato dell’arte: a monte l’assenza di una legge regionale che abbia funzione di riferimento per il sistema e a valle il disinteresse nella redazione di piani regolatori o dell’applicazione dei piani per l’assetto idrogeologico.
Secondo uno rapporto del Servizio rischi idrogeologici e ambientali da 1500 ad oggi 5.000 persone hanno perso la vita a causa di eventi meteo-calamitosi, 10 i miliardi per danni. (
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