Dogane informatiche con lo “Sportello Unico” - QdS

Dogane informatiche con lo “Sportello Unico”

Gabriele Ruggieri

Dogane informatiche con lo “Sportello Unico”

mercoledì 16 Marzo 2011

Forum con Giuseppe Napoleoni, direttore regionale per la Sicilia dell’Agenzia delle Dogane

Qual è la situazione oggi? L’Agenzia delle Dogane, rispetto a trent’anni fa, svolge diversamente i suoi compiti? Ne ha di nuovi?
“L’attività dell’Agenzia delle Dogane in Sicilia si svolge in tre fondamentali settori: quello doganale, quello della fiscalità riguardante gli oli minerali e, infine, quello dell’antifrode che riguarda non solo la salute e la sicurezza dei cittadini, ma anche la competitività delle nostre aziende attraverso la tutela del “made in italy”. Nel campo doganale ormai da molto tempo l’attività dell’Agenzia non consiste solo nell’accertamento dei dazi, dei diritti doganali o di confine, ma si pone come momento facilitatore degli scambi. Nelle procedure di importazione o di esportazione di molte merci (ad esempio derrate alimentari, animali) sono coinvolte competenze di altre amministrazioni essendo necessari altresì controlli come quelli di tipo sanitario, fitosanitario o veterinario. Fino a ieri il  coordinamento poteva produrre ritardi e un  allungamento dell’operazione doganale.
Da pochi giorni è stata avviata in tutta Italia, e anche in Sicilia, l’operazione che condurrà, entro il prossimo mese di luglio, all’attivazione dello Sportello Unico Doganale, strumento introdotto dalla normativa vigente.  Lo Sportello Unico è inteso, in una prima fase, a coordinare le varie attività concorrenti nelle operazioni doganali e, nell’arco di tre anni, a realizzare una rete informatica, coordinata dalla dogana, per raccogliere, rendendone rapido l’iter, i pareri delle altre amministrazioni coinvolte nelle procedure doganali. Il secondo settore è quello delle accise e, per la Sicilia, riguarda le attività  delle cinque importanti raffinerie che hanno sede nel territorio dell’isola; l’attività dell’Agenzia è, soprattutto, delicata sia per l’alto tecnicismo dei controlli che vengono effettuati, sia per l’assoluta rilevanza delle entrate erariali. Occorre rilevare che questa attività è egregiamente svolta dal nostro personale. Inoltre un sistema informatico, denominato Infoil, è in via di definitiva applicazione. Realizzato, anche con l’apporto anche delle società di raffinazione, il sistema consente controlli più rapidi e un costante confronto con i contribuenti. Il terzo settore, è quello del contrasto alle frodi. Attraverso l’analisi dell’economia del territorio e degli scambi e con il supporto di un sistema informatizzato centrale che raccoglie ed elabora tutte le notizie di irregolarità e di frodi, vengono rilevati meccanismi attraverso i quali non solo si froda l’Erario, ma si tenta di commercializzare beni non in regola con le normative interne e internazionali, attentando così alla salute, alla sicurezza dei traffici e alle sane regole di concorrenza.
Nell’attività antifrode registriamo rilevanti risultati e un crescente numero di richieste di collaborazione da parte della Magistratura. In questa attività, così come in quelle doganali, è importante l’apporto dei due laboratori chimici delle Dogane, quello di Palermo e quello di Catania. Sono due strutture di altissima efficienza, accreditate dagli organismi competenti per un rilevante numero di analisi: il Laboratorio di Palermo è più specializzato per le analisi alimentari (in particolare per l’olio di oliva), mentre quello di Catania lo è per gli idrocarburi”.
Di quanto personale dispone l’Agenzia delle Dogane in Sicilia ? Ritiene che sia sufficiente?
“Abbiamo sul territorio circa 540 unità. La gran parte di esse sono dislocate nei sei uffici delle dogane ubicati sul territorio dell’isola. La tentazione che sempre si ha è quella di dire che le risorse non sono completamente sufficienti, ma a voler essere realisti, tenendo i conti della situazione concreta e dell’informatizzazione che ci aiuta moltissimo, possiamo considerare sufficienti le forze in campo. L’aspetto che in una prospettiva temporale  potrà creare qualche difficoltà è il livello medio di età. Non abbiamo allo stato attuale molti dipendenti di giovane età”.
 


In Sicilia serve non solo far rispettare i tributi ma anche snellire la burocrazia

Quali sono gli obiettivi che si pone di raggiungere l’Agenzia delle Dogane?
“L’Agenzia svolge la propria missione in conformità alle norme che regolano i tributi ad essa affidati. Ogni anno il ministro dell’Economia e delle Finanze, con proprio atto di indirizzo, individua le linee che l’intera amministrazione finanziaria deve perseguire. Esse, per l’Agenzia delle Dogane, sono poi fissate in un’apposita Convenzione con la quale vengono attribuiti gli obiettivi, le risorse e definite le strategie per le azioni ritenute più importanti. Gli obiettivi così a livello nazionale vengono ripartiti e declinati alle Direzioni regionali (esempio: numero e qualità dei controlli). Così avviene anche per la Sicilia.
Questa Direzione è particolarmente attenta alle esigenze di un territorio nel quale occorre verificare non solo il rispetto delle norme tributarie ma, insieme, operare in modo quanto più possibile scevro da formalismi e burocratismi superflui, fornendo così, in temi di certezza e rapidità, un supporto che riteniamo indispensabile alla crescita dell’economia. Riuscire anche in questa sfida è, oltre al raggiungimento degli obiettivi di natura tributaria, il traguardo più ambizioso di questa Direzione regionale”.

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