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Messina – Il terminal c’è, ma non funziona un “binario morto” per la tranvia

Orazio Ragusa Sturniolo

Messina – Il terminal c’è, ma non funziona un “binario morto” per la tranvia

martedì 30 Giugno 2009

L’inaugurazione del capolinea risale allo scorso 21 Aprile. Ma si attende il funzionamento del servizio. Il direttore generale Atm: “Garantita l’attivazione entro la fine dell’estate”

MESSINA – Sono trascorsi due mesi dall’inaugurazione del capolinea sud della tramvia, ma dei mezzi dell’A.t.m. non si è vista neanche l’ombra. Solo qualche tecnico dell’azienda e poi tanta desolazione. In attesa degli interventi utili alla messa in esercizio della struttura, dunque, i messinesi saranno costretti ad usufruire ancora del terminal provvisorio della tranvia di Gazzi, improvvisato all’indomani della consegna della linea tranviaria. Un’area pericolosa, situata in una delle più importanti arterie della città, la via La Farina. All’inaugurazione farsa dello scorso 21 Aprile il sindaco, Giuseppe Buzzanca, e l’Assessore alla mobilità urbana, Melino Capone, alla presenza del Commissario dell’azienda Trasporti, Cristofaro La Corte, dei tecnici del Comune e dell’A.t.m., “battezzarono” la nuova struttura, con una manifestazione in grande stile degna di un servizio pronto ad essere garantito. Così non è stato. E ci vorrà ancora del tempo affinché i messinesi possano usufruire del nuovo terminal situato nella zona industriale regionale.
Il nuovo capolinea, secondo i piani dell’azienda, dovrebbe ottimizzare il trasporto pubblico cittadino. Il servizio tranviario, infatti, sarà integrato dai 12 bus che dalla Z.i.r. condurranno i passeggeri nelle zone periferiche di Messina. La struttura, conforme alle normative di sicurezza vigenti e provvista delle rampe utili all’accesso dei diversamente abili, venne consegnata all’A.t.m. lo scorso 24 Ottobre, con la convinzione che presto avrebbe rivoluzionato la viabilità e la qualità del servizio trasporti: dieci le vetture a disposizione dei passeggeri, con attesa stimata in sette minuti, dodici i bus per garantire lo spostamento verso i quartieri, le ringhiere di protezione per i passeggeri in attesa, la biglietteria e i servizi igienici.
Insomma, una struttura chiave per l’Azienda trasporti nell’anno della svolta. La causa del ritardo è rappresentata dagli interventi tecnici per la sostituzione dello scambio manuale di via Fermi, con la realizzazione di uno scambio automatico. Al momento, infatti, lo scambio manuale impedisce l’utilizzo dei due binari. Si tratta di un sistema che oggi costringe i dipendenti dell’Azienda a sollevare una leva di 35 chili per garantire il transito dei mezzi. Tra 15 giorni potrebbe essere rimossa. Entro la fine dell’estate, secondo il Direttore generale dell’A.t.m., Claudio Conte, la struttura funzionerà a pieno regime.
 

 
Le promesse. Incremento e manutenzione dei mezzi
 
MESSINA – È l’anno della svolta per l’azienda trasporti municipalizzata. La nomina quale Commissario di Cristofaro La Corte, già questore di Messina, sembra rappresentare la discontinuità con un recente passato con più incognite che certezze. Un consuntivo 2007 segnala una chiusura in perdita di oltre 2 mln €. Inoltre, l’azienda deve far fronte ad un parco mezzi da rinnovare per integrare al meglio la metroferrovia inaugurata lo scorso 15 Giugno e i servizi previsti nell’ambito del nuovo terminal della zona sud. La Corte, che ha promesso il rilancio del trasporto pubblico in città, ha già annunciato l’incremento dei mezzi a disposizione dell’azienda, che da 130 passeranno a 150 circa in virtù di un investimento di 800 mila € che garantirà la manutenzione straordinaria dei molti mezzi guasti presenti in deposito. Il Commissario ha previsto, infine, l’acquisto di 25 vetture a metano, grazie ad un finanziamento concesso dal Ministero dell’Ambiente. (or)

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