Truffa dell’autovelox, coinvolti anche 16 comuni siciliani - QdS

Truffa dell’autovelox, coinvolti anche 16 comuni siciliani

Massimo Mobilia

Truffa dell’autovelox, coinvolti anche 16 comuni siciliani

sabato 19 Marzo 2011

Operazione della Guardia di finanza in tutta Italia: gli apparecchi taroccati dati in appalto. Ecco come la velocità degli automobilisti era registrata a velocità superiore del 15%

BRESCIA – È già stata ribattezza la “truffa dell’autovelox” e a farne le vittime migliaia di automobilisti da nord a sud che, pur rispettando i limiti di velocità, si sono visti recapitare a casa multe da centinaia di euro per eccesso di velocità, rei di aver violato il Codice della strada. Gli autovelox erano però taroccati per registrare una velocità superiore del 15% rispetto a quella reale, in modo tale da azionare i flash anche nei confronti di chi, al passaggio dell’auto, manteneva una velocità al di sotto del massimo consentito. Una cinquantina di apparecchi in tutto, dei quali solo due omologati, posizionati in varie regioni e anche in Sicilia, tutti riconducibili alla stessa persona.
L’inganno, portato alla ribalta nazionale dal programma tv Le Iene, è stato scoperto e appurato dalla Guardia di Finanza di Brescia attraverso la tenenza di Desenzano del Garda, le cui indagini hanno condotto ad un uomo, D.B. di 60 anni, mantovano ma residente nella cittadina bresciana, a cui sono giunte anche parallelamente le indagini di un’altra inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina (Salerno). Entrambe le indagini hanno consentito di confermare che l’uomo, attraverso i suoi apparecchi taroccati, riusciva ad ottenere appalti con le amministrazioni comunali, tramite finte gare d’appalto a cui partecipavano solo ditte a lui riconducibili e pretendendo poi una percentuale sulle multe. Non solo, in altri casi l’indagato bresciano offriva anche servizi aggiuntivi, quali il videoterminalista incaricato d’occuparsi dell’autovelox.
Le violazioni del Codice illecitamente contestate sarebbero state 82 mila con indebite richieste di sanzioni per circa un totale di 11,5 milioni di euro. Un grosso giro di affari e somme di denaro che adesso, giustamente, i “falsi colpevoli” pretenderanno di vedersi risarcite. Tra loro, tanti cittadini siciliani, che sciaguratamente sono passati sotto il vigile occhio degli autovelox taroccati ad arte, installati nel territorio di 16 comuni dell’Isola.
L’inchiesta denominata “operazione 512” ha portato alla denuncia di 558 persone, mentre le amministrazioni comunali coinvolte sono in totale 146, attraverso 367 funzionari pubblici. A vario titolo sono contestati: associazione a delinquere, frode fiscale e falsa fatturazione, bancarotta fraudolenta.
Questo l’elenco completo dei Comuni coinvolti nell’inchiesta della GdF di Brescia (in evidenza i Comuni siciliani): Abbadia S. Salvatore (Si), Acquasanta Terme (Ap), Airole (Im), Aisone (Cn), Albuzzano (Pv), Alleghe (Bl), Altavilla Milicia (Pa), Altofonte (Pa), Altomonte (Cz), Anversa Degli Abruzzi (Aq), Aragona (Ag), Ardore (Rc), Arquata Del Tronto (Ap), Arsoli (Rm), Artena (Rm), Badolato (Cz), Balsorano (Aq), Basciano (Te), Binetto (Ba), Bitritto (Ba), Bonate Sotto (Bg), Brezzo Di Bedero (Va), Brienza (Pz), Brolo (Me), Brugnato (To), Brusasco (Sp), Brusnengo (Bi), Buccinasco (Mi), Budoni (Nu), Bugnara (Aq), Cadeo (Pc, Canepina (Vt), Canosa Sannita (Ch), Casei Gerola (Pv), Castellabate (Sa), Castiglione D’orcia (Si), Chiaramonte Gulfi (Rg) Chiusa Di Pesio (Cn), Cicciano (Na), Civitella D’agliano (Vt), Cogorno (Ge), Collarmele (Aq), Colledara (Te) Corbara (Sa), Cupello (Cn), Fabrica Di Roma (Rm), Ficarazzi (Pa), Filandari (Vv), Fluminimaggiore (Ca), Forza D’Agrò (Me), Francofonte (Sr), Fratta Todina (Pg), Gagliole (Mc), Gallicchio (Pz), Gargnano (Bs), Gizzeria (Cz), Greggio (Vc), Grottolella (Av), Isola Delle Femmine (Pa), Issiglio (To), Itala (Me), Leggiuno (Va), Leporano (Ta), Letojanni (Me), Licenza (Rm), Licodia Eubea (Ct), Loiri Porto San Paolo (Ss), Maiori (Sa), Maissana (Sp), Malvito (Cs), Mandatoriccio (Cs), Manta (Cn), Maruggio (Ta), Melicucco (Rc), Montefalco (Pg), Montefortino (Ap), Montelanico (Rm), Montemurro (Pz), Monteroni Di Lecce (Le), Monterosi (Le), Monterubbiano (Ap), Morciano Di Romagna (Fo), Moresco (Ap), Morlupo (Le), Morolo (Fr), Mottalciata (Bi), Nazzano (Rm), Noepoli (Pz), Oria (Br), Ospedaletto Lodigiano (Lo), Palermiti (Cz), Palestro (Pv), Palmi (Rc), Palosco (Bg), Paterno (Pz), P trica (Fr), Pedrengo (Bg), Piancastagnaio (Si), Pietravairano (Ce), Pieve Albignola (Pv), Pincara (Ro), Podenzana (Ms), Poggiorsini (Ba), Pollina (Pa), Portopalo Di Capo Passero (Sr), Pray Biellese (Vc), Pratella (Ce), Radicofani (Si), Ripe (An), Rivodutri (Ri), Rocca D’evandro (Ce), Roccafluvione (Ap), Roccagorga (Lt), Roggiano Gravina (Cs), San Giovanni Lipioni (Ch), San Gregorio Magno (Sa), San Michele Di Ganzaria (Ct), San Salvatore Telesino (Bn), San Sostene (Cz), Sant’angelo D’alife (Ce), Santa Maria Imbaro (Ch), Santa Maria Nuova (An), Santo Stefano di Camastra (Me), Saviano (Na), Sermoneta (Lt), Serralunga Di Crea (Al), Serre (Sa), Sizzano (No), Stigliano (Mt), Stimigliano (Ri), Torrenova (Me), Torrice (Fr), Torricella (Ta), Tossiccia (Te), Tramonti (Sa), Tramutola (Pz), Trappeto (Pa), Trecchina (Pz), Treglio (Ch), Unione Dei Comuni Santi Sanniti (Bn), Urago D’oglio (Bs), Vejano (Vt), Vico Nel Lazio (Vt), Villa Del Bosco (Bi), Villar Perosa (To), Viverone (Bi).

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017