Siracusa-Gela, finalmente la Via - QdS

Siracusa-Gela, finalmente la Via

Massimo Mobilia

Siracusa-Gela, finalmente la Via

sabato 26 Marzo 2011

Dopo la Regione, anche il ministro Prestigiacomo firma la Valutazione ambientale sul lotto ragusano. Dal Cas la palla passa all’Anas per il bando. Assegnati i lavori per la Pachino-Noto

PALERMO – Eppur si muove. Stiamo parlando dell’autostrada siciliana Siracusa-Gela, il cui progetto originario risale agli anni ‘70, come prolungamento dell’A18 Messina-Catania, ma che ancora attende di vedere la luce. E’ giunta però notizia che il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha firmato il decreto Via (Valutazione impatto ambientale), per la parte di propria competenza, che è il passaggio propedeutico all’avvio dei lavori sul lotto ragusano dell’infrastruttura.
Un provvedimento che arriva due giorni dopo che anche l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, aveva fornito il proprio decreto Via giusto sulla variante del lotto 8 dell’autostrada, corrispondente al territorio di Modica. Con l’ok del Ministero, adesso il decreto verrà notificato al Cas e poi trasmesso all’Anas per la conclusione dell’istruttoria del progetto del lotto unico 6-7-8. A sua volta il Cas, una volta ricevuto il decreto dell’Anas, potrà finalmente avviare la gara d’appalto per affidare i lavori. Sempre ieri, intanto, è stato reso noto l’esito della gara per la costruzione della bretella Pachino-Noto della stessa autostrada: ad aggiudicarsela è stata l’impresa Tosa Appalti di Acireale, con un ribasso del 43,96% su una base d’asta di oltre 19 milioni e 500 mila euro.
Passi importanti dunque, per la realizzazione di un asse viario che è fondamentale per lo sviluppo di tutto il sud-est dell’Isola e soprattutto per la provincia di Ragusa, ancora oggi tagliata fuori dalla rete autostradale che al momento non si va oltre Rosolini. Grave deficit per tutta l’economia della zona. È chiaro, però, che fino a quando non verranno aperti i cantieri ci sarà da vigilare, nella speranza che adesso l’iter non si blocchi a livello dell’Anas e chi si riesca a rientrare nei tempi giusti per utilizzare i fondi europei.
Quella della Siracusa-Gela non è l’unica notizia positiva sul fronte delle autostrade siciliane. Da questa settimana, infatti, il Cas ha reso noto di aver avviato i lavori di riparazione e sostituzione dei giunti in entrambe le carreggiate della tratta autostradale Furiano-Buonfornello, della A20 Messina-Palermo, senza peraltro chiuderla al traffico. I lavori dovrebbero concludersi entro metà aprile e servono per eliminare tutte le deviazioni ed i restringimenti di carreggiata esistenti al momento nei 70 km di questa tratta. Secondo quanto dichiarato dal commissario straordinario del Cas, Calogero Beringheli, gli interventi saranno finanziati dal Cas stesso utilizzando gli incassi del pedaggio. Equazione esatta che dovrebbe sempre essere rispettata, tenendo conto che gli utenti pagano, e tanto, da pretendere di viaggiare su strade sicure e soggette a costante manutenzione.
Tornando alla Sicilia orientale, invece, sulla base di uno studio sulla quantificazione del traffico veicolare privato, la Provincia di Catania ha scoperto che (ma non c’era bisogno di tanti studi per capirlo) la zona etnea più congestionata dal traffico delle auto è la tangenziale, soprattutto nelle ore di punta di un giorno feriale invernale con le scuole aperte. I risultati dello studio hanno spinto il consigliere provinciale, Edmondo Pappalardo, a presentare un emendamento al redigendo Piano territoriale della Provincia, finalizzato alla realizzazione della terza corsia sulla tangenziale catanese, “quale intervento indispensabile per assicurare continuità al soddisfacimento della domanda di mobilità di un bacino d’utenza esteso alla quasi totalità della Sicilia centro-orientale”.
Al momento resta solo un’idea e, visti i tempi biblici per costruire pochi chilometri di strade in Sicilia, è probabile che debbano passare ancora un paio di generazioni prima di vederla realizzata.

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