Bioedilizia: possibile risparmiare rispettando l’ambiente - QdS

Bioedilizia: possibile risparmiare rispettando l’ambiente

Bioedilizia: possibile risparmiare rispettando l’ambiente

giovedì 31 Marzo 2011

Quali sono gli espedienti per rendere la casa più ecosostenibile: importante ponderare bene le scelte progettuali. Per quanto riguarda gli infissi bisognerebbe installare tripli vetri o doppi vetri evoluti

Un’esigenza sempre più cogente del terzo millennio è quella di risparmiare all’insegna del risparmio energetico. Ecco dunque alcuni consigli per realizzare una casa ecosostenibile, tratti da un’intervista a Maurizio Pallante, autore del libro “Felicità Sostenibile, filosofia e consigli pratici per consumare meno e uscire dalla crisi”.
Passando alle scelte progettuali, tra gli interventi che un singolo cittadino può effettuare per rendere una casa ecoefficiente, vi è sicuramente la coibentazione dei soffitti, in alcuni casi dei pavimenti e soprattutto dei muri esterni. Esistono dei veri e propri “cappotti” di materiali naturali o sintetici, di uno spessore che va dagli otto ai quaranta centimetri, con cui si può bloccare il freddo prima che arrivi a contatto con le pareti.
Per quanto riguarda gli infissi, bisognerebbe installare tripli vetri o doppi vetri evoluti. Questi ultimi nell’intercapedine tra uno strato e l’altro hanno un gas raro, tipo l’argon o il kripton, che aumenta il potere isolante. Inoltre, nella facciata che dà all’interno dell’abitazione, viene applicata una sottilissima colata di metallo (materiale basso-emissivo) che fa passare le radiazioni solari in entrata, ma non permette al calore della casa di uscire. Questi vetri hanno un potere di coibentazione prossimo a quello dei muri.
Un altro espediente per rendere la casa più ecosostenibile è rappresentato dai sistemi di ricambio d’aria con recupero di calore, che permettono di aerare i locali senza bisogno di aprire le finestre, evitando così di abbassare la temperatura interna dell’abitazione. Questi sistemi però si possono sistemare solo nelle case di nuova fabbricazione.
In alternativa, esiste una sorta di davanzale ecologico, progettato da Mario Palazzetti, che è stato per quindici anni direttore del centro ricerche Fiat. Si tratta di una scatola, da applicare davanti alle finestre, con dentro due ventole: una che aspira l’aria dall’esterno e la porta dentro casa, l’altra svolge il processo opposto, aspira l’aria dalla casa e la porta verso l’esterno. Dentro la scatola poi c’è un filtro, che purifica l’aria e la insonorizza, e uno scambiatore di calore, per mantenere costante la temperatura dell’aria in entrata e in uscita.
Quanto si può risparmiare in questo modo? Pallante risponde: “Per riscaldare una casa, normalmente, servono sette litri di gasolio (o venti metri cubi di metano) per metro quadrato l’anno: in Alto Adige consentono solo la costruzione di case che non ne consumano più di sette. Le migliori, dette “classe oro” o “case passive”, bruciano solo un litro e mezzo per metro quadro, non hanno bisogno di un impianto di riscaldamento e mantengono una temperatura di venti gradi anche quando fuori ce ne sono venti sotto zero.

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