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Palermo – Edilizia: si costruisce solo a metà, ed è un disastro per l’occupazione

Luca Insalaco

Palermo – Edilizia: si costruisce solo a metà, ed è un disastro per l’occupazione

mercoledì 06 Aprile 2011

Gli appalti pubblici restano impantanati. Si accentua anche lo sfruttamento del lavoro nero.

PALERMO – Un intero comparto al collasso. Sono numeri da crisi nera quelli delle imprese edili palermitane che nell’ultimo biennio hanno perso il 30% del proprio fatturato e il 15-20% dell’occupazione. Le cifre delle gare d’appalto dicono che se nel 2009 erano state 273 quelle espletate, per un importo di 404.065.778 euro, nel 2010 invece le gare sono state 266 (con una diminuzione del 2,5% rispetto all’anno precedente) per un importo di 200.177.187 euro (- 50%).
 
La crisi, ovviamente, si riverbera anche sull’occupazione. Tra il 2008 e il 2010, nella sola provincia di Palermo, nel settore edile si è registrata una contrazione di ben 2.000 occupati, passando dai 19 mila addetti del 2008 ai 17mila del 2010. In questo clima lievita il ricorso alla Cassa integrazione, diventata un ammortizzatore sociale. Quella ordinaria autorizzata per operai ed impiegati del settore nel 2010 ha registrato un incremento del 30,8% rispetto al 2009 ed un aumento del 5,2% per gli artigiani edili. Non va meglio nei settori di cemento, legno, lapidei e laterizi, stretti tra cassa integrazione e ammortizzatori in deroga.
Si accentua anche lo sfruttamento sotto forma di lavoro nero che, nei cantieri edili, si aggira intorno al 50% degli addetti del settore. È tempo di vacche magre anche per gli ordini professionali che denunciano un calo degli introiti delle commissioni parcelle pari all’80%.
Insomma, il settore è in ginocchio. Per questo motivo ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria chiedono a gran voce una serie di misure per superare le difficoltà e dare una scossa allo sviluppo del capoluogo:  un piano straordinario di lavori pubblici e una rapida attivazione per sbloccare le opere già finanziate e immediatamente cantierabili ma bloccate per motivi burocratici; un piano straordinario per la messa a norma e in sicurezza degli edifici pubblici ed in primo luogo per quelli scolastici; un piano straordinario ed urgente per il recupero del ritardo infrastrutturale ed abitativo della città.
E l’amministrazione comunale? “Ci stiamo adoperando per mandare in gara quante più opere possibili per infrastrutture, edilizia scolastica e pubblica illuminazione.  Scontiamo, tuttavia,  la mancanza di fondi a causa dei tagli operati a livello nazionale e regionale” risponde l’assessore alle Opere pubbliche, Sergio Rappa.
 

 
Prossimi appalti. Illuminazione, edifici scolastici e impianti sportivi
 
PALERMO – “Non è mancanza di volontà ma i tagli nazionali e regionali hanno rallentato la possibilità di bandire gare per le opere pubbliche” dice l’assessore Sergio Rappa, che illustra le iniziative che l’amministrazione comunale ha messo in cantiere per il capoluogo: “A breve – spiega – manderemo in gara gli appalti per la pubblica illuminazione per un valore di 15 mln di euro, ai quali si aggiungono gare per circa 10 mln di euro per la ristrutturazione degli edifici scolastici. Abbiamo poi partecipato ai PON per le scuole, presentando 69 progetti, oltre ai progetti per il sistema di videosorveglianza degli istituti scolastici. Infine, contiamo che i nostri progetti per gli impianti sportivi possano essere inseriti nel piano regionale per il turismo. Stiamo spingendo su tutto, insomma – chiosa Rappa – perché oltre al comparto edile è tutta la città ad essere danneggiata da questa situazione”.

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