Minacciate le finanze della Regione - QdS

Minacciate le finanze della Regione

Silvia Scardino

Minacciate le finanze della Regione

mercoledì 01 Luglio 2009

Regione: 1 dirigente ogni 5,6 dipendenti.
Corte dei Conti: Relazione sul rendiconto 2008 del presidente delle Sezioni riunite, Arrigoni, e Requisitoria del procuratore generale Coppola.
Improponibile il confronto con la burocrazia statale, dove c’è un dirigente ogni 50 dipendenti.

PALERMO – La finanza pubblica regionale continua a manifestare preoccupanti segnali di peggioramento, e tutti i saldi fondamentali di bilancio hanno fatto registrare valori negativi, anche in quei settori dove negli anni precedenti c’erano stati risultati utili. Questo il dato subito evidenziato nel corso dell’udienza pubblica sul giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio 2008, tenutasi ieri a Palazzo Chiaramonte di Palermo.
A presiedere la seduta è stata Rita Arrigoni presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti in sede di controllo per la Regione siciliana, mentre il referendario Giuseppa Cernigliaro ha letto la relazione sintetica.
A pronunciare la requisitoria, svolgendo le funzioni di pubblico ministero, è stato invece il procuratore generale d’Appello della Corte dei Conti, Giovanni Coppola.
Come si evince dalla relazione stilata dai magistrati contabili: “significativo, sotto il profilo della destinazione delle risorse, è il peggioramento del saldo tra entrate e spese correnti. Da dire, a riguardo, che già in sede di previsione di bilancio il risparmio pubblico presentava un valore (25 milioni di euro) non solo inferiore a quello del precedente esercizio (87 milioni di euro), ma in assoluto uno dei più bassi di quelli programmati nell’ultimo quinquennio. A seguito delle variazioni e degli assestamenti operati nel corso del 2008, le correlative previsioni definitive -prosegue il documento- hanno comportato una divaricazione tra entrate e spese correnti che si attesta negativamente a 1.928 milioni, mentre la gestione di competenza, che nel 2007 aveva contabilizzato un saldo positivo pari a 1.052 milioni,  registra un esito negativo (al netto delle operazioni relative alla sanità) per 183 milioni di euro. Solamente a livello di cassa, escludendo i 2.640 milioni di euro del prestito, il risparmio pubblico realizzerebbe un risultato positivo di 699 milioni a fronte di quello negativo contabilizzato. In altri termini, i ritmi di crescita della spesa corrente sono apparsi nel 2008 notevolmente superiori alla dinamica di incremento delle entrate correnti”.
Una delle note dolenti riguarda la spesa per il personale, tenuto conto che nell’isola vi è un dirigente ogni 5,6 dipendenti, mentre nella burocrazia statale il rapporto è di 1 a 50 e in alcuni settori, come il dipartimento civile del ministero della Difesa, si scende ulteriormente ad un dirigente ogni 195 impiegati. Secondo i conteggi della Corte, lo scorso anno, un singolo dirigente è costato mediamente alla Regione 84mila euro di retribuzione, a quali vanno aggiunti altri 25mila euro di oneri sociali.
Unico comparto in frenata è stato quello della sanità, ma anche qui c’è ben poco da stare allegri, poiché il deficit che nel 2007 ammontava a 572 milioni si è ridotto nel 2008 a 331,8 milioni di euro. Individuati anche i punti di maggiore vulnerabilità che hanno caratterizzato l’andamento dei conti dell’area sanitaria e fra i quali figurano: la notevole mobilità passiva, l’inadeguatezza di alcune prestazioni ospedaliere e di pronto soccorso, la spesa elevata per l’assistenza farmaceutica convenzionata e gli elevati livelli di costo a fronte di un’organizzazione non ottimale.

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