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Catania – Finalmente si prova a sbloccare un progetto da 300 milioni di euro

Melania Tanteri

Catania – Finalmente si prova a sbloccare un progetto da 300 milioni di euro

mercoledì 13 Aprile 2011

Il presidente del Consiglio comunale, Consoli: “Mettere l’Aula nelle condizioni di decidere”. Prevede la realizzazione alla Plaia di una serie di infrastrutture ricettive e turistiche

CATANIA – Il progetto Stella Polare, inserito nel Piano urbanistico attuativo di Catania Sud (Pua)  e che dovrebbe trasformare il volto di parte della zona sud di Catania (un progetto da 300 milioni di euro, che prevede la realizzazione alla Plaia di una serie di infrastrutture ricettive e turistiche, tra cui un acquario, e che porterebbe un migliaio di posti di lavoro), dopo anni di attesa è finalmente approdato alla Conferenza dei capigruppo, alla presenza del vice sindaco e assessore all’Urbanistica, Luigi Arcidiacono, dell’assessore alle Attività produttive, Franz Cannizzo e, per l’Avvocatura comunale, dell’avvocato Russo, che ha confermato come il Consiglio possa esprimersi su una variante al piano particolareggiato presentata dai privati e che quindi l’atto può andare all’esame.
A dover essere discusso, infatti, il progetto presentato in data 29 dicembre 2009, che contiene tre varianti rispetto alle Norme tecniche d’attuazione del Pua: la realizzazione di maggiori altezze, un paio di metri, solo per meri motivi tecnici; la richiesta, nell’ambito del 14 per cento di superfici commerciali realizzabili, di poter realizzare 5 medie superfici di vendita e, infine, poter sfruttare la copertura degli stalli dei parcheggi per la collocazione di pannelli fotovoltaici.
Secondo il vice sindaco Luigi Arcidiacono, dato che la richiesta della società è difforme rispetto alle norme di attuazione del Pua, gli uffici urbanistici starebbeo predisponendo la pratica che sarà inviata al Consiglio che poi deciderà come esprimersi.
“L’importante – ha affermato il presidente del Consiglio Comunale, Marco Consoli – è che il Consiglio venga messo nelle condizioni di poter deliberare. Attendiamo quindi di capire cosa riporterà l’atto amministrativo”.
Un atteggiamento, quello con cui l’amministrazione ha affrontato l’iter per la definizione del progetto, giudicato negativo dal consigliere Puccio La Rosa, per l’enorme perdita di tempo, e criticato anche dal capogruppo de La Destra–Allenaza nazionale, Nello Musumeci:  “Quale importanza – ha chiesto – attribuisce l’amministrazione Stancanelli al progetto Stella Polare? Perché fino a ora non ha ritenuto di confrontarsi con il Consiglio comunale e indicare un percorso finalizzato a uscire da un assurda situazione di stallo?”.
E questo, nonostante sul progetto ambizioso che potrebbe fare di Catania una vera capitale del turismo congressuale, si era già espresso positivamente anche il presidente della Camera di commercio etnea, Piero Agen, che ne aveva esaltato la componente di sviluppo e secondo cui l’idea vincente sarebbe rappresentata dalla realizzazione dell’acquario, una straordinaria attrattiva turistica per dodici mesi all’anno.
“È necessario – ha affermato tempo fa Agen riferendosi all’atteggiamento dell’amministrazione – che a chi ha deciso di investire capitali notevoli nell’operazione, si dica sì o no in tempi rapidi, perché se in questi mesi dovessero arrivare proposte da altri paesi per realizzare strutture analoghe c’è il rischio che gli investitori possano decidere di destinare altrove i fondi”.
Rischio, per il momento, scongiurato, almeno se, come assicurato, il progetto approderà presto in Consiglio Comunale.

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