Sicilia e Sud protagonisti di un'informazione distorta - QdS

Sicilia e Sud protagonisti di un’informazione distorta

Maria Francesca Fisichella

Sicilia e Sud protagonisti di un’informazione distorta

venerdì 22 Aprile 2011

Intervista a Aldo Forbice

Zapping, il noto programma in onda su Rai Radio 1, contenitore di attualità, politica, costume nato diciassette anni or sono, esattamente il 14 marzo del 1994, è qui raccontato dal suo conduttore, Aldo Forbice.
 “In origine – spiega Forbice – Zapping doveva dare una panoramica delle aperture dei telegiornali mondiali, non solo dei telegiornali nazionali, come avviene adesso. Tale fu per circa un anno e mezzo. Ben presto mi resi conto che la vera ricchezza del programma fosse la gente. Zapping va in onda mentre i più ritornano a casa, e non fanno in tempo a vedere i telegiornali della prima serata, sono dunque costretti ad aspettare quelli della notte. Il programma permette, invece, di far “zapping” tra i titoli dei sette telegiornali nazionali”. Soprattutto la gente – che si presenta con nome e cognome e città di provenienza – ha modo di confrontare le proprie opinioni con quelle degli ospiti: giornalisti, docenti universitari, direttori di testate giornalistiche”.
 
“Non esiste una selezione preventiva degli argomenti che gli ascoltatori vogliono porre all’attenzione: i temi prendono spunto dall’attualità, dalla politica, dal sociale. Questo definisce anche il target. “Il pubblico si auto-seleziona” come dice Forbice, si identifica nei temi trattati.
Ma se parliamo di Sicilia cosa viene in mente ad Aldo Forbice?
“Gli innumerevoli ascoltatori siciliani. In questo periodo, soprattutto, lo spunto per parlare della Sicilia sono gli sbarchi a Lampedusa. Ma naturalmente, non solo.”
Se parliamo di Sicilia tiriamo in ballo il Meridione e l’anomalia che si registra nell’informazione italiana. L’informazione televisiva e radiofonica non rappresenta la fetta di pubblico del Meridione. Anche quando si parla del Sud (di lavoro, economia, infrastrutture) sono chiamati a parlarne i colleghi del Nord, tranne che succedano fatti delittuosi.
 
Questo sembra dare un’idea dell’Italia vista da Nord…. E non anche vista da Sud. Tutto a discapito di completezza e trasparenza. A tal proposito Forbice parla di: “informazione talvolta pervasa da pregiudizi, che può arrivare fino al razzismo. Se parliamo della Sicilia sono due gli argomenti che vengono in mente: eruzione dell’Etna e mafia. Se parliamo di mafia in Sicilia fa notizia, no invece se ne parliamo in riferimento al Nord, anche perché c’è la n’drangheta!
 
Purtroppo il Meridione, in genere, è visto come la “terra dei furbi”, di quelli che cercano sempre di aggirare l’ostacolo e dei “politici litigiosi, nel caso della Sicilia. A che serve, allora avere lo Statuto, se non trova applicazione? è un fatto, però, che se i meridionali vanno fuori, uscendo dai condizionamenti che vivono nella loro terra, emergono come intelligenti e motivati”. Insomma è un turbinio di luoghi comuni!

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