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Palermo – Gesip, ci vediamo tra 35 giorni aspettando l’intervento dall’alto

Agostino Laudani

Palermo – Gesip, ci vediamo tra 35 giorni aspettando l’intervento dall’alto

mercoledì 04 Maggio 2011

Il sindaco Cammarata confida nel Governo nazionale. Ferrandelli (Idv) rilancia sull’internalizzazione. Due proroghe per i duemila lavoratori, ma nessuna soluzione strutturale

PALERMO – I prossimi 35 giorni saranno decisivi per gli oltre duemila dipendenti della Gesip e per le loro famiglie. Poco più di un mese per trovare una soluzione migliore di quella attuale: un’accoppiata di proroghe e qualche milione di euro, cioè una boccata di ossigeno, tanto per placare la chiassosa protesta dei dipendenti che hanno creato il caos in città per richiamare l’attenzione sul loro caso, occupando anche l’Aula consiliare. E mettendo così alle strette la Giunta Cammarata, che ha approvato una delibera con cui si autorizza la proroga di ulteriori 25 giorni per la società per una spesa complessiva di 3 milioni e 920 mila euro. Una proroga decisa dopo che il Consiglio comunale aveva deciso di limitare a soli 10 giorni la delibera di affidamenti dei servizi a Gesip rinviando alla Giunta l’intera somma a disposizione, pari a 5 milioni e 488 mila euro.
“Con la delibera approvata dalla Giunta comunale – dice il sindaco Diego Cammarata – diamo ai lavoratori e alla società la possibilità di continuare ad operare in attesa di trovare, insieme al Governo nazionale, la soluzione strutturale per Gesip, così come siamo certi che avverrà. La delibera – aggiunge – tiene conto della relazione predisposta dall’assessore alle partecipate Giuseppe Genco, nella quale si sottolineano tutti gli elementi positivi relativi alla funzionalità futura di Gesip ed in particolare l’ormai prossimo avvio dei progetti approvati dalla Giunta e relativi all’utilizzo dei fondi Fas, che consentiranno alla società di effettuare lavori per circa 20 milioni di euro. Inoltre, Genco ricorda che la Gesip – dice il sindaco – è destinataria di due provvedimenti favorevoli della commissione tributaria di Pescara e regionale dell’Abruzzo con cui è stato riconosciuto un credito di imposta pari a circa 7 milioni di euro. “La Giunta comunale si è assunta la responsabilità di permettere a Gesip la prosecuzione dell’attività – dice Cammarata – e ai lavoratori di ritornare al loro impegno che, sia ben chiaro, non può mancare. Tutti i dipendenti Gesip devono tornare subito al lavoro”.
“Crediamo che l’unica soluzione – osserva Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale e capogruppo di Idv al Comune – sia quella di distaccare temporaneamente questi lavoratori in pianta organica e trasferire il costo del servizio all’amministrazione. Non si può continuare a prendere in giro migliaia di persone, perché ormai anche loro se ne sono resi conto e soprattutto hanno capito a quale gioco la maggioranza sta giocando. Hanno anche compreso le motivazioni che ci hanno spinto a non prendere parte a questa porcata ed a continuare a lottare per trovare una soluzione vera e concreta e soprattutto duratura nel tempo”.
 

 
L’opposizione. Faraone (Pd): “I ponti dove non ci sono i fiumi”
 
PALERMO – “Su Gesip, la montagna continua a franare e il topolino rischia di rimanere sotto le macerie”. Lo dice Davide Faraone, capogruppo del Pd al Comune. “Solo così riesco a spiegare – aggiunge – quello che è accaduto in Consiglio comunale. I consiglieri di centrodestra, che dovevano approvare la delibera che il loro sindaco si era uscito dal cappello a cilindro, prima di abbandonare il campo e volare a Londra, si sono inventati alle prime luci dell’alba, per evitare di pagare di tasca loro centinaia di migliaia di euro – visto il probabile anatema della Corte dei conti – una nuova convenzione per Gesip di 10 giorni, così nella peggiore delle ipotesi sborseranno personalmente alcune decine di migliaia di euro. Poi, nel panico generale, hanno rimesso il cerino in mano all’amministrazione comunale che, alla scadenza del termine, dovrebbe prorogare quella convenzione di 10 giorni per altri 25 giorni. È stupefacente come ancora Cammarata, Berlusconi e per ultimo Alfano riescano a promettere ai lavoratori Gesip ponti dove non ci sono fiumi”.

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