Urbanistica. Il territorio martoriato da tanti piccoli scempi.
I tempi. La prossima settimana l’assessore regionale al Territorio rivelerà gli ultimi dati sulle domande di sanatoria edilizia che i Comuni devono ancora smaltire. Secondo i calcoli del Qds, sono circa 380 mila.
Il danno. Alle illegalità dal punto di vista ambientale e paesaggistico, occorre aggiungere quello economico. Considerando una (bassa) media di 2.000 € a domanda, i Comuni non incassano quasi 800 milioni.
PALERMO – Il ciclo gestito dalla criminalità organizzata si lega a doppio filo con una regolamentazione urbanistica obsoleta, di conseguenza quasi assente, producendo di conseguenza uno dei più alti tassi di cementificazione selvaggia ed abusiva d’Italia.
Questo il quadro di una Sicilia che ha prodotto mediamente 30 mila istanze di sanatoria l’anno e che non ne smaltisce a sufficienza, lasciando sul territorio un tesoretto di quasi 800 milioni di euro che i nostri Comuni potrebbero tranquillamente utilizzare per risollevare i propri bilanci in deficit. Eppure, e i motivi sono differenti, gli enti sonnecchiano e così ne viene fuori un’Isola strapiena di immobili fantasma, cioè mai dichiarati al catasto, e ancora da rendere legittimi alle norme urbanistiche. (
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