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Catania – Il Campo scuola è ormai inagibile, lo sport paga la crisi del Comune

Melania Tanteri

Catania – Il Campo scuola è ormai inagibile, lo sport paga la crisi del Comune

mercoledì 11 Maggio 2011

L’impianto di Picanello, unico punto di riferimento dell’atletica leggera, da decenni è privo di manutenzioni. Pista come cemento: i troppi infortuni costringono le società ad annullare le gare

CATANIA – Hanno sospeso le gare e, tra non molto tempo, saranno costretti a sospendere anche gli allenamenti. Le cinque società che usufruiscono, pagando, del Campo scuola di Picanello, lanciano l’allarme sulle pessime condizioni in cui versa la struttura, in particolare la pista di atletica, il cui stato non solo non permette buone performances agli atleti, ma, a lungo andare, ne danneggia addirittura il fisico.
Chiedono al Comune, dunque, che venga effettuata manutenzione urgente allo storico impianto (nato nel lontano 1967, che ha visto muovere i primi passi di numerose glorie cittadine e che continua a essere il punto di riferimento in città per l’atletica leggera): bisogna infatti considerare che l’ultimo intervento, nel 2001, ha solo tamponato una situazione che, prima o poi, era logico tornasse a galla e che le società pagano per poterlo utilizzare in media mille euro l’anno, oltre al contributo per l’illuminazione nel caso delle gare disputate in notturna.
“Non possiamo continuare a correre su una pista dura che non agevola le prestazioni – spiega Giuseppe Sciuto, presidente della scuola di atletica leggera di Catania e consigliere della Federazione regionale – e danneggia i ragazzi che si allenano qui, causando numerosi e frequenti infortuni. La pista da corsa – aggiunge – non è più ammortizzata e non vi è il ritorno di forza; insomma, correre qui equivale a farlo sul cemento”.
Infiammazioni ai tendini o ai muscoli sono tra le patologie più comuni riscontrate nei giovani e meno giovani che si allenano al Campo scuola, unica struttura pubblica in città e quindi sola alternativa per chi volesse fare atletica leggera. Il solo impianto sportivo che potrebbe essere utilizzato è, infatti, quello del Cus, già molto affollato e, in ogni caso, di proprietà dell’Università.
“In questo momento abbiamo bloccato le competizioni – continua Sciuto – per non rischiare che qualche atleta si infortuni seriamente, ma è chiaro che non intervenire su questa struttura significherebbe la morte dell’atletica in città”. Al Campo scuola sono in tanti che si allenano per preparare le olimpiadi; si possono trovare addirittura degli atleti che dall’estero vengono a Catania ad allenarsi per poter godere del clima favorevole, eppure il Comune ha pensato bene di distrarre i fondi che erano stati stanziati per la ristrutturazione del campo, a favore delle scuole.
Si prevedeva, infatti, che i lavori tanto attesi iniziassero entro il mese di maggio, ma i fondi stanziati per il rifacimento della pista, delle lunette e per lo spostamento delle gradinate, sono stati dirottati verso altro, in particolare la sicurezza nelle scuole e la manutenzione delle strade.
Insomma, a Catania la coperta è sempre più corta e, purtroppo, la necessità di procedere per priorità registra sempre qualche vittima; in questo caso è lo sport a dover soccombere.

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