Senza Piano regolatore portuale non c’è futuro - QdS

Senza Piano regolatore portuale non c’è futuro

Melania Tanteri

Senza Piano regolatore portuale non c’è futuro

venerdì 13 Maggio 2011

Forum con Santo Castiglione, presidente dell’Autorità portuale di Catania

Iniziamo partendo dal Piano regolatore portuale. A che punto è l’iter? Ci sono novità?
“Il Prp, purtoppo, dopo sette anni, continua a non esistere e a rimanere bloccato. Non vedo luce rispetto a questo progetto, non tanto relativamente all’approvazione da parte del Consiglio comunale, ma addirittura relativamente alla sua trattazione. Abbiamo organizzato incontri prima con il sindaco e poi con i tecnici; sembrava si fosse arrivati a una soluzione dopo che sono state inviate alcune richieste da parte della commissione consiliare permanente all’Urbanistica, come l’abbassamento dei silos o la decementificazione, con cui l’Autorità portuale ha concordato. Ci si è arenati, invece, sulla richiesta da parte della commissione Urbanistica, di arretrare il muro di cinta del porto sulla via Tempio, per fare posto alla sede stradale occupata dall’ex Mulino Santa Lucia. Questa ipotesi significherebbe chiudere il porto e io non posso permettere una cosa del genere per un errore che ha fatto il Comune”.
Dov’è in questo momento il Prp?
“Attualmente non c’è. Dovrò rivedermi presto con il presidente della Ccp, Alessandro Porto, per vedere che novità ci sono. Per il sindaco Stancanelli è necessario trattare l’argomento, ma allo stato attuale non è possibile. Ci sarebbe una possibilità, ovvero quella di riformare la legge del 1994 che ha istituito le Autorità portuali per fare in modo che, fatti tutti i passaggi necessari, il Prp venga approvato se, una volta portato il progetto all’attenzione del Consiglio comunale, questo non lo abbia trattato entro trenta giorni. Questa è l’unica soluzione per mettere un punto a questa lunghissima vicenda che risale al 2004. Il Consiglio non deve dare approvazione, ma solo un parere, perché le zone interne del porto sono mobili, possono cambiare in base al pescaggio, alle nuove esigenze. In ogni caso, senza il Prp, nessuno, neanche chi prenderà il mio posto, dato che il mio mandato è in scadenza, potrà realizzare nulla. È blindato”.
Quali sono, invece, gli obiettivi più importanti che avete raggiunto nell’ultimo periodo, a livello strutturale?
“Innanzitutto, a livello infrastrutturale, tra una ventina di giorni partirà il cantiere per la realizzazione della nuova darsena, quella più importante. Il progetto, del valore di 100 milioni di euro, darà lavoro a moltissima gente e ad aziende siciliane che si sono aggiudicate l’appalto. È un passo molto importante per il futuro della struttura portuale, perché da un lato, ci consentirà di portare tutto il commerciale in quell’area, e questo significa che il porto si libererà, sarà aperto alla città e si realizzerà il famoso waterfront, con bar, ristoranti e il nuovo centro polifunzionale; e dall’altro lato, per la prima volta, la darsena sarà divisa in lotti e, finalmente, nasceranno i cosiddetti terminalisti, cioè affidatari delle aree che penseranno al resto. Il tutto si prevede potrà essere completato in due anni”.
Quali sono gli altri obiettivi che siete riusciti a portare a termine negli ultimi anni dal punto di vista dello sviluppo?
“La cosa più importante in assoluto, quella che considero un gran successo e per cui mi ritengo soddisfatto di essere riuscito a chiudere determinati accordi, riguarda senza dubbio il settore crocieristico che, non solo è cresciuto negli ultimi anni, ma nei prossimi anni crescerà ulteriormente; secondo la programmazione del numero di navi, tra due anni, ne arriveranno 150 in più rispetto alle 130 di oggi. Finalmente, infatti, abbiamo completato la gara per la gestione della nuova stazione marittima che si trova nel molo di levante, e questa zona sarà dedicata interamente al settore turistico e gestita direttamente dalle compagnie. Inoltre, a breve arriverà la Royal Caribbean, la più importante nel mondo: sono stato a Miami e ho chiuso questo accordo. Già a giugno arriverà qualche nave, ma la programmazione per i prossimi due anni arriveranno 159 navi, nel frattempo, questa società, sta provvedendo a chiudere gli accordi con le altre società”.
 

 
Ex dogana: un centro polifunzionale che farà da tramite fra il porto e la città
 
Ci sono novità, invece, rispetto alla realizzazione del porto turistico?
“Sulla vicenda del porto turistico a sud, attualmente sta indagando la Magistratura. Sono queste, attualmente, le maggiori criticità con le quali siamo costretti a confrontarci: Piano regolatore e i porti turistici”.
Cosa può dirci sull’edificio della vecchia dogana? A che punto sono i lavori?
“I lavori dovrebbero terminare tra due mesi. L’edificio fatiscente e pericolante oggi è stato trasformato in un bellissimo centro polifunzionale che ospiterà, tra le altre cose, la ‘Città del gusto’ del Gambero rosso, presente solo a Roma e Napoli, dove verranno organizzati corsi di formazione e verrà gestito da chi ha vinto il project financing per i prossimi trent’anni. Verrà inaugurata a settembre e costituirà il primo approccio tra città e porto, e viceversa. D’altronde, la natura dell’Autorità portuale è proprio quella di pensare anche alla promozione”.
Quali sono gli altri progetti che siete riusciti a portare a termine?
“Finalmente, i 3 milioni di euro che abbiamo ricevuto anni fa, sono stati impiegati nell’ambito della sicurezza interna al porto. Allarmi, telecamere e una sala comandi dalla quale si potrà controllare tutto immediatamente”.
Come sono gli uffici dell’Autorità portuale a livello di informatizzazione?
“Sono in rete e collegati alle altre Autorità portuali tramite link. Per la posta elettronica, abbiamo l’indirizzo di protocollo, davidemaria.romano@postacertificata.gov.it.E’ in corso l’attivazione presso tutti gli uffici”.
 

 
Curriculum
 
Santo Castiglione è nato a Catania nel 1959. Per molto tempo è stato Informatore medico scientifico. Per due volte, è stato consigliere provinciale ricoprendo l’incarico di capogruppo di Alleanza nazionale e, nel corso dell’ultimo mandato dell’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, ha ricoperto anche il ruolo di assessore con varie deleghe, tra cui quella ai Vigili Urbani e al Mare. Quest’ultimo incarico gli ha consentito di frequentare il Comitato portuale e di acquisire esperienze nel settore. Dal 2004 è presidente dell’Autorità portuale di Catania.

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