Regione: Autonomia ancora da realizzare - QdS

Regione: Autonomia ancora da realizzare

Raffaella Pessina

Regione: Autonomia ancora da realizzare

martedì 17 Maggio 2011

Riflessioni di Lombardo in coincidenza dell’anniversario dello Statuto. Mentre il ministro Romano attacca il suo ex partito

PALERMO – Mentre oggi pomeriggio ricominciano i lavori dell’Assemblea regionale siciliana con all’ordine del giorno il disegno di legge sulla formazione professionale e la votazione finale della proposta di modifica dell’articolo 153 del Regolamento interno dell’Ars, il caso Sicilia approda all’attenzione della politica nazionale. Il rifiuto del ministro Fazio a rispondere al question time richiesto da alcuni parlamentari del Pdl sulla situazione siciliana, ha scatenato le ire degli stessi. Nino Germanà, Giuseppe Marinello, Alessandro Pagano, Vincenzo Fontana, Vincenzo Garofalo e Salvo Torrisi in una nota congiunta hanno dichiarato che “questo atteggiamento del Ministro sembra costituire una strategia volta al consueto mascheramento delle effettive condizioni in cui versa il sistema sanitario siciliano”. Di sicuro la polemica avrà degli sviluppi nei prossimi giorni.
Nel frattempo si accendono in Sicilia le polemiche tra Pid e Udc . A innestarle è stato un accenno del ministro dell’Agricoltura e leader dei Popolari, Saverio Romano, al suo ex partito: “Ha raccolto un pò di pezzi a colori, noi andiamo per la nostra strada”. Parole pronunciate prima del bagno di folla in un teatro a Palermo, dove Totò Cuffaro è stato salutato con un’ovazione (l’ex governatore detenuto in carcere dove sta scontando la condanna definitiva per avere favorito la mafia).
La replica a Romano del senatore Gianpiero D’Alia, coordinatore nell’Udc in Sicilia non si è fatta attendere: “Le sue stizzite contumelie servono solo a coprire le due più grandi difficoltà di quest’uomo: essersi venduto a Berlusconi per un posto al sole e non essere riuscito a distruggere il partito che gli ha dato un pò di notorietà”.
Giulia Adamo, capogruppo dell’Udc all’Ars che ha dichiarato : “Solo grazie all’assenza sua e dei suoi amici di partito, l’Udc ha ripreso un cammino sano, lontano da logiche dal sapore clientelare e di promesse non mantenute”.
Sulla vicenda politica interviene il Governatore Lombardo. “L’Autonomia è la consapevolezza di una libertà -dice Lombardo sul suo blog – di una capacità di autogoverno e di una indipendenza nel pensiero e nell’azione che, purtroppo, noi abbiamo forse conquistato e poi ci siamo lasciati andare facendo fare ad altri”. Lombardo auspica che l’Isola “non sia più mercato di consumo ma terra e persone che sappiano produrre, creare lavoro e assicurarlo ai loro figli”.
“Per far questo – sottolinea Lombardo sul suo blog – ci vuole la consapevolezza di una nostra autonomia di pensiero, di azione politica e di governo: una grande forza politica dell’autonomia. Un presidente di Regione, un ministro, un uomo politico che deve la sua carriera a un partito nazionale non potrà far valere, anche quando questo possa voler dire conflitto, le proprie ragioni rispetto ai partiti e ai governi nazionali”. Secondo il governatore “gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: raffinerie e grandi fabbriche che se ne vanno e depositano i loro tributi e i frutti del loro lavoro altrove e noi con livelli di disoccupazioni altissimi, grandi difficoltà devastazioni ambientali e malattie e con tantissime risorse che invece lasciamo inutilizzate”.
La soluzione, secondo Lombardo, passa da “uomini di una forza politica del Mezzogiorno e della Sicilia, che hanno la consapevolezza della loro libertà e l’orgoglio dell’essere meridionali o siciliani”. “Non condizionati dai diktat o dalle clausole poste dai governi nazionali – conclude – potranno, in un contesto di una Italia che cominci finalmente ad unirsi, produrre autonomia e generare sviluppo e pace, anche nel Mediterraneo”.

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