Fazio boccia la Regione: “Non garantiti i Lea” - QdS

Fazio boccia la Regione: “Non garantiti i Lea”

Raffaella Pessina

Fazio boccia la Regione: “Non garantiti i Lea”

giovedì 19 Maggio 2011

Il ministro della Salute nella risposta la Question time alla Camera. I Livelli essenziali di assistenza non sarebbero garantiti

PALERMO – La formazione professionale è al centro dell’attenzione dei lavori d’Aula dell’Ars. Nella serata di martedì gli animi degli operatori della formazione, che si trovavano all’esterno di Palazzo dei Normanni, si sono surriscaldati e sono avvenuti degli scontri che hanno portato a qualche fermo e anche a dei feriti. Il Palazzo è stato inaccessibile per alcune ore. Il motivo del contendere è causato dal mancato pagamento, in particolare dei lavoratori del Cefop, il cui Ente non solo è stato cancellato dal Prof, ma che non percepiscono alcuno stipendio da un anno circa. Sull’argomento è intervenuto il governatore Lombardo commentando le tensioni in atto tra i lavoratori della formazione professionale per via della riforma del settore cui sta lavorando il governo regionale. Secondo Lombardo il sistema attuale è incentrato “su una serie di assurdità”: “Per finanziare la spesa della formazione professionale, così come strutturata, avremmo dovuto stanziare 500 milioni di euro di fondi regionali: vale a dire mille miliardi di vecchie lire. Con questa cifra, spesa ogni anno, in dieci anni avremmo potuto costruire il Ponte sullo Stretto di Messina”. “Abbiamo affidato a terzi-privati un servizio, cioè la formazione – ha sostenuto il governatore – Gli enti però nella gestione dei propri dipendenti hanno avuto un approccio come se quel personale fosse pubblico: il risultato è che ci sono 10 mila formatori, un numero cinque volte maggiore rispetto alle reali esigenze. Noi nel 2008 abbiamo bloccato le assunzioni pubbliche, ma gli enti, essendo privati, sostengono che possono agire come meglio credono. Insomma, spero che la riforma possa fare ordine, l’assessore Mario Centorrino sta lavorando in questa direzione”.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, intanto c’è da registrare l’insediamento della sottocommissione per la valutazione dei rischi ambientali. La Commissione è formata da Giuseppe Laccoto (Pd), Giuseppe Lo Giudice (gruppo Misto), Roberto Corona e Vincenzo Vinciullo (Pdl) e Roberto De Benedictis (Pd) e si occuperà di quelle zone come il cosiddetto triangolo della morte a Gela e il comprensorio del Mela , nella zona del Milazzese che a causa delle raffinerie, creano non pochi problemi di salute ai cittadini residenti. Infine la sanità è stata bocciata dal Ministro della salute Ferruccio Fazio. “Cinquecento milioni di euro nel 2011 potrebbero essere sottratti alla sanità regionale siciliana – ha dichiarato Fazio –  e quindi la garanzia dei livelli essenziali di assistenza (Lea) è destinata ad altre voci del bilancio regionale con possibili ripercussioni sulla tutela della salute dei cittadini siciliani”. “Sulla garanzia dei Lea – ha affermato il ministro – pesa fortemente un’incognita; un’incognita rappresentata dalla recente decisione della regione di ridurre, sulla base di un’interpretazione quanto meno discutibile della normativa vigente, la compartecipazione al fondo sanitario regionale dal 49% al 42,5%”. Un sonora bocciatura quindi di quello che da sempre è stato il cavallo di battaglia del programma del Governo Lombardo. “Questo significa, ha spiegato Fazio, “che almeno 500 milioni di euro nel 2011 potrebbero essere sottratti alla sanità regionale; dunque, la garanzia dei Lea è destinata ad altre voci del bilancio regionale, con possibili ripercussioni sulla tutela della salute dei cittadini”.
“Il ministero della Salute – ha sottolineato Fazio – ha in più occasioni evidenziato la perdurante criticità del sistema sanitario siciliano, da ultimo con un documento del marzo 2011 nel quale si evidenziano: la bassa percentuale di assistenza domiciliare agli anziani, la bassa disponibilità di strutture residenziali per anziani non autosufficienti e l’esistenza di elevati indici di inappropriatezza come, ad esempio, in relazione ai parti cesarei”.

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