Come avere siti web “a regola d’arte” - QdS

Come avere siti web “a regola d’arte”

Valeria Nicolosi

Come avere siti web “a regola d’arte”

sabato 21 Maggio 2011

Già disponibile la versione provvisoria delle “Linee guida per i siti web della PA 2011” previste dalla Direttiva Brunetta 8/2009. Importante, per chi accede, distinguere adeguatamente tra comunicazione aziendale e pubblica

PALERMO – Il ministro Renato Brunetta suggerisce a tutte le Pa i criteri e gli strumenti per la razionalizzazione dei contenuti on line, la riduzione dei siti web pubblici obsoleti e il miglioramento di quelli attivi. Dall’11 Maggio è disponibile on-line la versione provvisoria delle “Linee guida per i siti web della Pa 2011” previste dall’art. 4 della Direttiva 8/2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e redatte da DigiPA e Formez.
Ma attenzione, il principio enunciato dal nuovo Cad e da tutta la riforma della Pubblica amministrazione, anche in questa occasione, diventa protagonista. Per la stesura della versione definitiva del documento, il Ministero invoca la “partecipazione” degli stakeholders, infatti, per due mesi sarà possibile commentare, suggerire e proporre aggiornamenti al documento provvisorio nei Forum istituzionali attivati sul sito web del Ministero (http://apps.innovazionepa.it/foru/forum_topics.asp?FID=16).
La suddivisione dei forum per temi consente ai tecnici del settore di scegliere in base a quale argomento inserire i propri suggerimenti. Questi i topic attivi: trattamento dei dati e loro reperibilità, garantire la qualità dei siti web, razionalizzazione e riduzione, analisi ed identificazione degli interventi, destinatari delle linee guida e normativa, rilevazione e confronto della qualità. Tutte le consultazioni e le indicazioni saranno prese in considerazione dai tecnici per la modifica e la stesura finale del documento, la cui pubblicazione definitiva è prevista per fine luglio.
Negli ultimi anni, come spiegato sul sito della Presidenza del Consiglio, abbiamo assistito ad una proliferazione di siti web istituzionali afferenti ad iniziative o eventi promossi dalle Pa che hanno però creato confusione e cattiva informazione tra gli utenti di internet i quali non sono più riusciti a distinguere adeguatamente tra comunicazione aziendale e pubblica, tra un evento promosso per fini commerciali ed uno istituzionale. La direttiva 8/2009 si pone come obbiettivo, proprio, quello di smaltire o trasformare questi siti accorpandoli al dominio “.gov.it” che, invece, garantisce di veicolare efficacemente il messaggio della natura pubblica dell’informazione. Le linee guida, a tal proposito, sono considerate lo strumento adatto per fornire ai dipendenti un supporto utile e semplice per la gestione, la modifica o la chiusura di questi siti.
Da precisare che la legge n. 150/2000, delinea un profilo professionale specifico per queste mansioni, il tanto millantato ma non effettivamente tutelato, comunicatore pubblico. Egli, in teoria, dovrebbe occuparsi  della gestione della comunicazione istituzionale, coordinarla e definirla.  In realtà ciò che avviene in molte Pa locali e periferiche è che queste mansioni sono svolte o dai giornalisti degli uffici stampa o addirittura dagli operatori del servizio informatico. Probabilmente un suggerimento e una modifica in tal senso creerebbe maggiore coerenza tra la formazione professionale delle Università italiane e l’effettiva richiesta del mercato pubblico e incrementerebbe la possibilità di occupazione per la miriade di comunicatori pubblici in cerca di lavoro. 
Ricordiamo, peraltro, che il progetto delle Linee guida per i siti web rientra tra gli obbiettivi presentati con l’entrata in vigore del nuovo Cad, che predispone un cambiamento rivoluzionario per la comunicazione della pubblica amministrazione. Tra le scadenze previste, la più importante per la de-materializzazione dei documenti è quella che indica al 25 Gennaio 2012 (12 mesi dall’entrata in vigore) l’emanazione di regole tecniche per dare piena validità alle copie digitali dei documenti informatici, l’impossibilità di usare o utilizzare formulari e moduli che non siano presenti sui propri siti istituzionali ed infine l’opportunità per i cittadini di fornire i propri dati una sola volta alle amministrazioni che li gestiranno tramite data base.
 


Normativa. Partecipazione attiva dei cittadini
 
Il concetto di partecipazione attiva del cittadino alla vita pubblica è un principio che discende dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea anche con la “Carta europea per i diritti del cittadino nella Società dell’informazione e della conoscenza” con la quale si sanciscono quattro diritti fondamentali: diritto all’accesso, diritto all’informazione, diritto alla formazione, diritto alla partecipazione. In Italia, con la Legge 7 giugno 2000, n. 150, il legislatore disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle Pa ribadendo il principio indispensabile di trasparenza e partecipazione che tali figure sono obbligate a seguire e coordinare.
Con il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, invece, si stabiliscono una serie di contenuti obbligatori che le Pa hanno l’onere di pubblicare in una apposita sezione sui propri siti web istituzionali che siano facilmente accessibili per gli utenti.
 

 
I riferimenti normativi delle Linee guida per i siti internet della Pubblica amministrazione

– Direttiva n. 8/2009, Art.4 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione – “Linee guida per i siti web della PA 2011” (documento provvisorio 11 Maggio 2011 redatta da DigiPA e Formez).
– Delibera n. 88 del 2 marzo 2011 (Gazzetta Ufficiale n. 64 del 19 marzo 2011) – Garante per la protezione dei dati personali – “Linee guida in materia di trattamento di dati personali effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e di diffusione sul web di atti e documenti adottati dalle pubbliche amministrazioni”.
– Delibera n. 105/2010 – CIVIT – “Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche”.
– D.lgs. n. 235/2010 – Nuovo Codice dell’Amministrazione digitale
– Direttiva  del 30 maggio 2002 – Presidente del Consiglio dei Ministri – “Conoscenza e l’uso del dominio internet “.gov.it” e l’efficace interazione del portale nazionale “italia.gov.it” con le pubbliche amministrazioni e le loro diramazioni territoriali”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017