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Agrigento – È l’ora dei distretti territoriali per mettere le ali al turismo

Calogero Conigliaro

Agrigento – È l’ora dei distretti territoriali per mettere le ali al turismo

sabato 21 Maggio 2011

Su di essi sta puntando la Regione: in provincia il principale candidato è quello della Valle dei Templi. Per accedere ai bandi bisogna avere il 70% di soggetti pubblici e il 30% di privati

Agrigento – Lo strumento voluto dalla Regione per intervenire sulla programmazione e finanziamento dei progetti per lo sviluppo turistico del territorio sono i distretti turistici. La legge era stata approvata nel lontano 2005 ma poi tutto si era arenato, fin quando nel 2010 è arrivato un termine di 60 giorni per presentare la propria candidatura come distretti turistici che saranno tra l’altro affiancati dai distretti turistici tematici.
Se per il 70% i soggetti appartenenti ai distretti dovranno essere enti pubblici territoriali, per il restante 30% dovranno invece essere presenti privati. Ad Agrigento si è candidato il distretto turistico Valle dei templi di cui fanno parte oltre la provincia di Agrigento e di Caltanissetta altri venti comuni circa appartenenti al territorio delle due provincie: a questi si aggiungono gli operatori del settore e le associazioni culturali.
“Se approvato dalla Regione, il distretto turistico Valle dei templi, – commenta il presidente del consorzio turistico di Agrigento, Gaetano Pendolino – per tutto il territorio come per gli operatori del settore saranno ricadute certamente positive. Sarà a breve possibile partecipare a bandi per iniziative per 25 milioni di euro complessivi per i piani di sviluppo triennale per tutti i distretti che saranno approvati, mentre altri bandi europei dovrebbero portare ulteriori fondi importanti per il finanziamento di progetti coerenti con i fini dei distretti turistici”.
Inoltre all’assessorato regionale del Turismo, una volta superata la fase del riconoscimento dei distretti, sarà presentato il piano di sviluppo che farà parte successivamente del piano complessivo di sviluppo turistico della Regione siciliana. Comunque il vero nemico da battere per la provincia agrigentina è rappresentato non tanto dal numero di presenze di visitatori che per la Valle dei templi si aggira intorno a 600 mila presenze annue, ma dal fatto che queste visite sono in gran parte di passaggio giornaliero: per tale ragione si pensa di realizzare una serie di itinerari ambientali e culturali che necessiteranno di finanziamenti pubblici con i quali sarà possibile promuovere e far visitare le risorse ambientali e culturali del territorio non conosciute o difficili da raggiungere rispetto alle mete più frequentate.
 

 
Miniere e vino. Le due idee per i “fratelli” minori: i distretti tematici
 
Agrigento – Ad affiancare i distretti turistici territoriali, se approvati, tra alcune settimane dall’assessorato regionale al Turismo, ci dovrebbero essere anche i distretti tematici. A differenza dei primi, questi offrono ai visitatori prodotti culturali su un unico tema, ma che si sviluppa su tutto un determinato territorio. In particolare nel territorio agrigentino in concertazione con la provincia di Caltanissetta è stato presentato il  distretto turistico tematico delle miniere che valorizzerà rendendole visitabili alcune cave, nonché spazi espositivi di immagini d’epoca e tutto quello che avrà a che fare con l’antica attività mineraria che caratterizzò pesantemente non solo il mondo del lavoro degli ultimi  secoli scorsi, ma anche la cultura del territorio centromeridionale siciliano. Sempre come distretto tematico è stato presentato quello che riguarda “le vie del vino” nella parte occidentale della provincia agrigentina, che sarà importante per arrivare a un percorso turistico sui più comuni interessati.

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