Enti locali. Come cambiare marcia nei modelli di gestione
I suggerimenti di Boschini. Il coordinatore dell’Associazione nazionale dei Comuni virtuosi elenca le potenzialità del territorio siciliano: risorse a disposizione ma mai pienamente utilizzate
Non solo piccole realtà. Gli esempi possono essere applicati non soltanto ai centri di dimensioni ridotte, ma anche alle grandi città. Tutto parte infatti dall’esperienza dei Comuni scandinavi
PALERMO – Per una corretta amministrazione della Cosa pubblica, si dovrebbero anche seguire i buoni consigli. Per esempio, quelli che la rete dell’Associazione dei Comuni virtuosi con i suoi 53 iscritti, è capace di dispensare. Abbiamo voluto chiedere al responsabile dell’associazione, Marco Boschini, come mai in Sicilia vi sia solo un Comune iscritto alla rete (Aci Bonaccorsi, nel catanese) e su cosa dovrebbe puntare la nostra Isola per uscire dalla cattiva amministrazione che l’attanaglia da tempo. “Portare dei temi come i nostri – sostiene il coordinatore dell’associazione – non è affatto facile. Bisogna avere il coraggio di fare degli investimenti iniziali e vedere oltre ai possibili guadagni sul breve periodo. Ovviamente, il tutto deve essere accompagnato anche dalla collaborazione degli enti più grandi come la Regione e le Province”.
(continua)