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Catania – La città invasa dalle strisce blu e presto potrebbero aumentare

Melania Tanteri

Catania – La città invasa dalle strisce blu e presto potrebbero aumentare

martedì 31 Maggio 2011

L’articolo 7 del Codice della strada prevede un numero proporzionato di stalli gratuiti e a pagamento. Su Sostare si attende un’apposita delibera di Giunta. Anche il Put tarda ad arrivare

CATANIA – La tanto attesa rivoluzione nella sosta a pagamento, per il momento, è posticipata. La mozione presentata in Consiglio comunale dalla Commissione consiliare alle Partecipate, presieduta da Francesco Navarria, è stata infatti respinta dalla maggioranza, che ha preferito astenersi aspettando per discutere una proposta che, a breve, dovrebbe presentare l’amministrazione.
Sulla richiesta di dare un indirizzo politico alla giunta Stancanelli, esprimendosi contro qualsiasi aumento degli stalli a pagamento (questo chiedeva, in sostanza, la mozione della II commissione), l’assise cittadina ha dunque preferito astenersi, dimostrando in questo modo come la questione delle strisce blu, tanto sentita dai cittadini, non sia sufficiente a far votare compatti.
Tutto questo mentre in città l’intolleranza verso Sostare e i suoi ausiliari si fa sempre più intensa e fioccano le richieste da parte dei residenti e dei lavoratori delle zone interessate (quasi tutto il territorio cittadino, eccezion fatta per alcune zone periferiche) di poter usufruire di abbonamenti speciali per il posteggio. D’altronde, per chi lavora o vive in centro, non esiste proprio alternativa: gli stalli bianchi, che secondo Codice della strada – articolo 7, comma 8 – dovrebbero essere in numero proporzionato a quelli a pagamento, quasi sono scomparsi, e trovare un posteggio “libero” è diventata ormai un’impresa.
“È un pizzo legalizzato, una forma di estorsione, una tassa sul lavoro”, affermano i cittadini quando si domanda loro un commento su Sostare, eppure è sempre più probabile la possibilità che la società partecipata dal Comune aumenti gli stalli blu, dipingendone altri 6 mila, che andrebbero a sommarsi agli 8 mila già esistenti, “per andare incontro ai residenti che chiedono l’opportunità di un abbonamento mensile per una seconda auto”, dicono dalla Sostare. Sono in molti, però, a credere che questo sia solo un pretesto per costringere i cittadini al pagamento del posteggio a ogni costo.
“Mi dicono – ha spiegato Francesco Navarria – che sia in lavorazione una delibera su Sostare da parte della Giunta che dovrebbe veder aumentati gli stalli. L’amministrazione sta, infatti, vagliando la possibilità di dipingerne, sotto le mentite spoglie di nuovi abbonamenti per i residenti, 6 mila in più rispetto a quelli attuali, arrivando così a 14 mila”.
Aumento degli spazi a pagamento, dunque, senza che per i catanesi vi sia una reale alternativa, non solo relativamente alla sosta cosiddetta sosta libera, ma soprattutto relativamente alla possibilità di non utilizzare l’automobile, usufruendo del mezzo pubblico.
Nodi che potrebbe sciogliere il Put, il Piano urbano del traffico, che però tarda ancora ad arrivare in Consiglio comunale: nel Piano, infatti, non solo è prevista la differenziazione delle aree urbane delle tariffe delle strisce blu, ma anche la realizzazione del famoso Brt (Bus rapid transit) e l’attivazione dei parcheggi scambiatori, che dovrebbero rendere i mezzi dell’Amt una reale alternativa all’automobile.
In attesa di conoscere quali sarenno le novità, Sostare fa sapere che verranno ripristinati i cinque minuti di tolleranza per dare la possibilità di raggiungere i parcometri o scambiare le monete, ma sembra effettivamente troppo poco per una città invasa dalle strisce blu.

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