Aumentare i risultati con meno personale - QdS

Aumentare i risultati con meno personale

Aumentare i risultati con meno personale

martedì 07 Giugno 2011

Forum con Giuseppe Incorpora, direttore dell’Agenzia del territorio di Agrigento.

Com’è stato questo anno di attività?
“Un anno ricco di lavoro. Ogni direttore organizza il suo ufficio a propria immagine e somiglianza: ho rivisto tutto nell’Agenzia secondo il mio modo di vedere le cose e devo dire che sono abbastanza soddisfatto dei risultati grazie all’introduzione del modo nuovo di vedere le cose. L’ufficio aveva ancora delle incrostazioni derivanti dal sistema della vecchia Pubblica amministrazione: rapporto con l’utenza non paritario, organizzazione dell’esattorialità non registrata, pianificazione non perfetta. Il mio lavoro di riorganizzazione è stato incentrato sul fatto di introdurre un rapporto diretto con l’utenza che ritengo un aspetto fondamentale. Tutto questo è stato fatto tramite il sistema dell’organizzazione dell’ufficio, i risultati sono stati buoni. Oggi ognuno dei dipendenti sa quello che deve fare il che è fondamentale. Grande spazio anche all’aspetto della sicurezza sul lavoro: questo ha eliminato ogni motivo di stress. È stato importante definire i ruoli quindi conoscere che cosa si deve fare, come si deve fare e dove si deve arrivare”.
Di quale dotazione di personale dispone l’ufficio?
“Siamo diventati 100 dipendenti. Meno dell’anno scorso: ci sono stati e ci saranno pensionamenti. Le politiche di contenimento dei costi sono assolutamente condivisibili, è altrettanto vero che vanno fatte con attenzione soprattutto assicurando i servizi. Il problema è che continuiamo a ridurci in termini di risorse ma senza ricambio. Da una indagine conclusa qualche giorno fa è emerso che in ufficio c’è una sola persona che ha meno di 40 anni; un 15% di dipendenti con un’età superiore ai 60 anni; il 40% fra i 50 ed i 60 anni. Il resto fra i 40 ed i 50 anni. L’età media dei dipendenti oscilla fra i 50 ed i 60 anni. Questo oggi non è un problema perché i  nostri dipendenti fra i 50 ed i 60 anni sono nel pieno delle loro forze, ma da qui a 5 anni ci sarà un numero congruo di pensionamenti e non essendoci ricambio il problema si porrà, anche se oggi è possibile costruire un percorso di informazione utilizzando l’esperienza di chi ha maturato più anni di servizio. Questo è un problema di cui tenere conto per il futuro quindi introdurre forza lavoro nuova, assicurando un minimo di turn over”.
Quali sono stati i risultati raggiunti quest’anno?
“L’anno scorso abbiamo parlato del raggiungimento degli obiettivi del dirigente. Bisogna porre l’accento su un indicatore complessivo. Dopo un lungo percorso di avvicinamento siamo riusciti a far combaciare gli obiettivi dell’ufficio con quelli del dirigente, il che non è così scontato. Quando si fa pianificazione strategica, si tende a legare un riconoscimento, un premio alla produttività. Adesso l’ufficio ha dei riconoscimenti che sono gli stessi dei dirigenti: si viaggia su un valore che ha toccato il 120%, e questo mi dà motivi di soddisfazione; questo è il risultato del vento di rinnovamento che ha toccato l’Agenzia. I risultati sono stati lusinghieri e questo ci da la forza per continuare su questa linea”.
Come è andata la lotta agli immobili fantasma?
“Questa rappresenta per l’Agenzia un’attività strategica, il fulcro del nostro lavoro come in tutta la Sicilia. Anche il Governo nazionale ci ha chiesto di lavorare su questa linea con grande attenzione, perché essa ha riverberi notevoli di natura fiscale ed è importantissimo dal punto di vista etico, perché noi siamo un Paese in cui il margine di evasione fiscale è assolutamente consistente e noi siamo chiamati ad erodere questo cuscinetto, vista anche la pressione fiscale. È un’attività sulla quale stiamo spendendo una larga parte delle nostre risorse. Il termine per la regolarizzazione è scaduto pochi giorni fa, i riscontri sono stati positivi nel senso che un buon numero di persone si è messo in regola. Su base nazionale il numero complessivo di immobili da regolarizzare si aggirava attorno al milione ed una buona percentuale di immobili non fiscalizzati si trova in Sicilia, la risposta delle persone è stata ottima. Ad Agrigento la percentuale era alta e adesso la risposta in termini di rientri è stata buona: adesso comincia il nostro lavoro. I risultati non si possono annunciare perché abbiamo appena iniziato, però posso dire che sono fiducioso. Faremo una verifica attenta su tutti gli immobili entro quest’anno e dove possibile assegneremo una rendita presunta così come prevede la legge che dispone che questa norma venga applicata con data retroattiva dal 2 gennaio 2007 il che presuppone grandi entrate ma la norma è mitigata dall’abolizione dell’Ici”.
 

 
Il numero delle pratiche è aumentato ma solo perché si sta recuperando il pregresso
 
Come intervenite per la lotta all’abusivismo?
“Non abbiamo competenze dirette. Il nostro principio è dobbiamo segnalare sul territorio con metodi informatici ogni 15 giorni. La verifica è di competenza del Comune. Noi facciamo la verifica con una lista degli immobili che ci vengono presentati in termini di accatastazione entro 30 giorni al Comune, si tratta di controlli incrociati che permettono di verificare se l’immobile non accatastato sia abusivo, qui interviene il Comune per sapere se quell’immobile è in possesso della concessione edilizia o meno. Quest’attività nasce nel 2006 con il decreto Bersani: ai Comuni sono stati tagliati i trasferimenti ma sull’altro piatto della bilancia c’era questa attività che doveva creare fondi. La nostra attività darà frutti concreti entro quest’anno”.
Come siete organizzati dal punto di vista dell’informatizzazione?
“Il nostro ufficio è informatizzato, abbiamo la posta elettronica certificata. I comuni dell’agrigentino hanno anche l’albo pretorio informatizzato. Stiamo inserendo i dati nel sistema degli ultimi 50 anni; siamo attivati al 1970, stiamo acquisendo documenti fino a quel periodo”.
Il numero delle pratiche dell’ufficio è sovrapponibile a quello dell’anno scorso?
“L’anno scorso erano 15.000 unità immobiliari annue, 10.000 atti di aggiornamento e 100.000 richieste di visura; ora sono aumentate, anche se non perché c’è un’attività edilizia spinta ma perché si sta recuperando il pregresso. E questo lo dice la dinamica delle compravendita: viaggiamo nell’ordine del 50% in più”.
 

 
Curriculum
 
Giuseppe Incorpora è originario di Palermo ed ha 48 anni. Ha conseguito la laurea in ingegneria civile edile nel 1988 all’Università degli studi di Palermo, ha svolto la libera professione dal 1990 al 2000. Per un anno è stato coordinatore del progetto di costituzione anagrafica beni immobiliari dell’Ufficio provinciale dell’Agenzia del territorio di Siracusa. Dal 2002 al 2005 ha prestato servizio nella direzione regionale Sicilia, dal 2005 al 2010 responsabile di settore dell’Ufficio provinciale di Palermo. Dal 1 gennaio 2010 è direttore dell’Agenzia del territorio di Agrigento.

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