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Catania – Interventi nel sociale rimodulati sugli effettivi bisogni della gente

Melania Tanteri

Catania – Interventi nel sociale rimodulati sugli effettivi bisogni della gente

mercoledì 29 Giugno 2011

Quattro le aree dell’accordo: Piano per l’abitare, Servizi alle famiglie, Misure anticrisi e Politiche tributarie. Il contenuto del nuovo Piano siglato da amministrazione comunale e sindacati

CATANIA – Un’intesa per tutelare le fasce deboli e le categorie bisognose. È stata firmato nei giorni scorsi il primo protocollo di sempre sul welfare cittadino, che l’amministrazione comunale, d’intesa con le parti sociali, ha voluto predisporre a tutela di minori, anziani, disabili e fasce a basso reddito. Una necessità emersa già nel corso delle riunioni organizzate nell’ambito degli Stati generali della città.
“Un risultato – ha affermato il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli al momento della firma – frutto del dialogo, del confronto e soprattutto dell’apertura della città ai suoi bisogni e alle sue sensibilità. Si è già cambiato registro negli ultimi mesi nel sistema della protezione sociale ma ora con questo protocollo, possiamo e dobbiamo fare di più per aiutare in concreto chi ha davvero bisogno”.
Punti cardine del protocollo d’intesa, che innova il sistema di welfare cittadino – sottoscritto oltre che dal sindaco e dall’assessore ai Servizi sociali, Carlo Pennisi, dai segretari generali delle organizzazioni sindacali provinciali, Alfio Giulio della Cisl, Carmelo Mazzeo dell’Ugl, Luisa Albanella della Cgil e Angelo Mattone della Uil – sono innanzitutto il mantenimento degli stanziamenti 2011 per quanto riguarda la spesa sociale, una spesa rimodulata agli effettivi bisogni della popolazione, anche con l’allargamento del numero dei beneficiari, un piano per i bisogni abitativi, la promozione di criteri di domiciliarità per anziani e disabili, e lo sviluppo di un’offerta personalizzata.
Quattro le aree principali dell’accordo: Piano per l’abitare, Servizi alle famiglie (agli anziani, ai disabili, ai minori), Misure anticrisi e Politiche tariffarie e tributarie. L’intesa prevede inoltre di rivisitare l’organizzazione dei servizi sociali per arrivare a un sistema unico di controllo per l’accesso ai servizi e alle prestazioni sociali che allarghi le fasce di protezione. Importante anche la revisione delle modalità delle agevolazioni tariffarie, in modo da dare garanzie ad anziani, giovani, lavoratori in cassa integrazione, mobilità o rimasti disoccupati.
Un protocollo che è assunzione di responsabilità collettiva, per l’assessore Pennisi, volta a redistribuire le risorse e assicuare il mantenimento della spesa sociale ai livelli del passato.
Soddisfazione è stata espressa anche dai sindacati, che hanno voluto evidenziare l’importanza della concertazione e della condivisione su temi così delicati e importanti per una città come Catania, sempre sull’orlo della crisi.
“Oggi inizia una nuova fase – ha commentato Mattone della Uil – che evidenzia come la collaborazione sia fondamentale per una città che si vuole moderna e per contrastare la crisi economica e sociale che da tempo attanaglia Catania”.

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