“A questo servizio afferiscono i Musei archeologici di Caltanissetta, Marianopoli e dei siti minerari di zolfo di Trabia-Tallarita, Gessolungo e La Grasta. Il museo archeologico di Caltanissetta, che ha sede in contrada “Santo Spirito”, è stato inaugurato nel 2006 e le sue collezioni derivano dai materiali degli scavi archeologici nei siti della provincia di Caltanissetta, ad esclusione di Gela e Marianopoli. Il museo deve essere uno spazio in cui promuovere attività culturali per le scuole e i cittadini. Nel corso del corrente anno vi abbiamo organizzato mostre anche di carattere archeologico come quella dal titolo “Tesori di re e regine di Sikania”, “Luce” per raccontare il rapporto dell’uomo con le fonti di illuminazione, nonché una mostra di “Dolci siciliani”. A Marianopoli è stato organizzato il convegno internazionale “Santuari indigeni di Sicilia e della Magna Grecia”.
“Il problema dei musei archeologici nell’Isola è estremamente delicato e va attenzionato in quanto essendo realtà slegate dal territorio non avranno più l’apporto di nuovi reperti archeologici. Anche i musei di Caltanissetta e Marianopoli sono destinati ad esaurirsi nei percorsi didattici, poiché i materiali che emergeranno nei territori in cui essi ricadono non potranno più confluire all’interno di questi due istituti”.
“Permanendo l’attuale situazione ritengo che essi finiranno per essere conservati negli antiquaria che sorgeranno nei parchi archeologici di nuova istituzione cui si attesta la ricerca archeologica nel territorio”.
“Stiamo studiando, con la collaborazione degli studenti dell’Università di Catania, i materiali conservati da oltre cinquant’anni nei magazzini del museo archeologico di Caltanissetta per procedere alla loro pubblicazione. Inoltre pensiamo alla realizzazione di corsi rivolti agli studenti delle scuole locali per avvicinarli alla conoscenza del patrimonio archeologico. Spero che possano essere assegnati fondi a questa nuova struttura periferica dell’assessorato regionale del Po Fers 2007-2013 ai quali abbiamo tentato di attingere presentando delle schede di interventi di varia natura mirati alla valorizzazione del patrimonio archeologico e minerario. Di fatto per quanto riguarda i musei delle miniere va detto che soltanto quello della Trabia-Tallarita può essere considerato fruibile in quanto gran parte delle strutture emerse sono state riqualificate con i fondi del Por 2000- 2006. Gli altri due siti istituiti come musei comprendono in massima parte proprietà private che, fino alla loro acquisizione al demanio regionale, non potranno essere oggetto di interventi specifici per recupero e valorizzazione. È il caso di Gessolungo solo in una piccola parte demanializzata ma purtroppo divenuta discarica abusiva di rifiuti e di materiali nocivi per l’ambiente e per l’uomo”.
“Abbiamo presentato una denuncia alle autorità competenti nei giorni scorsi, attendiamo disposizioni dall’assessorato regionale anche per capire come poter procedere alla valorizzazione del sito museale di Gessolungo”.
“In totale una quarantina di persone tra amministrativi, custodi e dirigenti”.
“Non tutti conoscono una seconda lingua, che è un requisito indispensabile per chi lavora in certi uffici della pubblica amministrazione”.
“Fino a settembre dell’anno scorso, milletrecento. Da settembre a oggi, abbiamo avuto circa cinquemila visitatori. Consideri che abbiamo organizzato molti eventi”.
“Un ruolo attivo delle realtà museali può essere svolto solo con la collaborazione delle amministrazioni pubbliche. Tramite l’amministrazione comunale di Marianopli abbiamo organizzato un viaggio in treno, facendo riaprire dopo diversi anni la locale stazione grazie alla collaborazione delle Ferrovie dello Stato. Di recente, insieme alla Questura di Caltanissetta e alla Camera di Commercio nissena, abbiamo realizzato un’importante mostra con l’esposizione dei reperti recuperati dalla squadra mobile nel corso delle loro operazioni”.
“Abbiamo diverse attività tra cui i percorsi di visita della Trabia-Tallarita dove ancora si conserva il villaggio dei minatori. Naturalmente spero che venga stanziato un finanziamento utile a tale obiettivo".
“L’obiettivo primario è quello di continuare nella valorizzazione dell’esistente anche se spero in una modifica dell’assetto attuale dei musei”.