Fatto sta che sulla gestione della qualità dell’aria, sull’energia e sui rifiuti, la Sicilia rimane indietro rispetto alle altre regioni, con notevoli ripercussioni sulla vita dei propri cittadini, oltre alla non invidiabile attesa di pagare pesanti sanzioni europee perché inadempiente.
Sul Piano dell’aria, per esempio, Lombardo si difende: “È stato modificato già nel 2008”. Misura non sufficiente, tant’è che l’Ue fa causa davanti alla Corte di giustizia con sede in Lussemburgo, mente lo stesso presidente della regione è inquisito dalla procura di Palermo, insieme al predecessore Cuffaro, per omissione di ufficio e getto pericoloso di cose. (continua)